Scuola, personale ATA in rivolta: “No a riduzione organici e turni massacranti”

Rappresentanti del personale non docente della scuola hanno consegnato alla Ministra dell’Istruzione, Fedeli, una petizione sostenuta da 66.969 firme contro le restrizioni che hanno prodotto “una riduzione degli organici ed un peggioramento delle condizioni di lavoro, oltre che del servizio, costringendo il personale a turni sempre più gravosi”. In particolare chiedono di reintegrare subito i 2.020 posti tagliati e di abolire il divieto alle sostituzioni in caso di assenza.

La campagna (contrassegnata dall’hastag #sbloccATA) è partita a gennaio con la raccolta in tutte le scuole d’Italia di firme a sostegno della petizione promossa dalla Flc Cgil per denunciare la situazione di lavoratori che si sentono  ignorati dal governo, e nonostante il forte aggravio dei carichi di lavoro, continuano a garantire ogni giorno il funzionamento delle scuole.
In occasione della consegna delle firme si è tenuto un flash mob davanti all’entrata del ministero dell’Istruzione, con l’intento, come spiega in una nota la Flc Cgil di “coinvolgere i lavoratori e dare loro voce, rappresentando dal vivo le condizioni in cui si vedono costretti ogni giorno, nonostante tutto, a lavorare”.

Alla Ministra, che ha ricevuto la delegazione sindacale, è stato chiesto “un impegno politico affinché si possano subito reintegrare i 2.020 posti tagliati e di abolire il divieto alle sostituzioni in caso di assenza, con l’effetto d’intervenire immediatamente sul sovraccarico di lavoro di tutto il personale Ata”.
Il personale Ata (ausiliare, tecnico e amministrativo delle scuole), dice la Flc, “è fondamentale per garantire l’apertura delle scuole, la sicurezza e il benessere dei ragazzi. Nonostante ciò, tutti i governi che si sono succeduti negli anni li hanno sempre trascurati, fino all’ultimo eclatante atto: l’esclusione dalle immissioni in ruolo decise dal governo Renzi. Una situazione che per la Flc Cgil e gli stessi lavoratori è diventata ormai insostenibile”.

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