“L’Abc della Finanza (fonte Morningstar) insegna che per abbassare il rischio complessivo del proprio ‘portafoglio’ bisogna diversificare gli investimenti. Questo significa, in sostanza, possedere strumenti che si muovano in maniera indipendente l’uno dall’altro”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco.
“Nel bilancio della Fondazione ROI – continua l’esponente Pentastellato – il presidente del Collegio dei revisori dei conti scrive, nella relazione allegata al bilancio, (il grassetto evidenzia la parte significativa, e la frase è identica nei bilanci 2010, 2013, 2014, mentre, dopo la maxi perdita, nel 2015, la parte in grassetto scompare): ‘(omissis) abbiamo partecipato a tutte le adunanze del Consiglio di Amministrazione, (omissis) possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla legge e allo statuto sociale, e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l’integrità del patrimonio della associazione’. Come valutare tale affermazione palesemente in contrasto con l’Abc della Finanza?”.
“Non occorre avere un ‘Master honoris causa in Banca & Finanza’ – osserva il consigliere regionale – per capire che investire metà del patrimonio finanziario in un solo titolo, peraltro della società del doppio presidente, si configura come un atto imprudente, azzardato e in conflitto di interessi, tale da compromettere, come avvenuto, l’integrità del patrimonio della Fondazione”.
“Tale affermazione – sottolinea Brusco – fa parte dei documenti di bilancio e, pertanto, è stata condivisa e approvata negli anni da tutti i componenti del CdA. In verità, si può dire che gli schemi di bilancio sono molto sintetici e, nella parte specifica, a partire dal 2011, non forniscono informazioni sulla composizione della voce titoli”.
“La domanda sorge quindi spontanea – afferma il consigliere M5S – era nota o meno la composizione dei titoli, non descritta nella documentazione, oppure era conosciuta solo da pochi intimi? Il Collegio Sindacale ne era al corrente?”. “Ricordiamo ancora una volta – conclude Manuel Brusco – che stiamo attendendo i verbali dei CdA della Fondazione Roi, relativi alle delibere di acquisto di azioni BpVi, dal 2009 in poi”.