“Entro luglio 2017 saranno centoottanta i recinti elettrificati installati: sessanta in Lessinia, sessanta in Asiago, sessanta in Belluno.” Così, l’11 luglio 2017, scriveva l’Assessore Pan in una nota destinata al Consiglio regionale in occasione della votazione di alcune mozioni che non erano contro il lupo, bensì contro il progetto Wolfalps, contro quindi i soldi stanziati dall’UE per mitigare i danni del lupo ad allevatori, mandrie e greggi.
Ad oggi, secondo Cristina Guarda, le previsioni dell’Assessore appaiono troppo rosee. “Sono mesi che gli allevatori attendono queste installazioni – dichiara il Consigliere Cristina Guarda – e ancora non ne hanno avuto notizia. Per non parlare che buona parte dovevano già essere state consegnate nel 2016. Per questo chiedo all’assessorato di fare chiarezza sui numeri e sulle scadenze, quelli reali.”
“Non c’è tempo da perdere, – continua Guarda –settembre e ottobre sono i mesi che preoccupano di più gli allevatori e sono passati 2 anni da quando, nel 2015, in Consiglio Regionale denunciavamo l’urgenza di proseguire in quarta nell’attuazione di tutti i passaggi previsti dal progetto Wolfalps, specialmente per indennizzi e prevenzione, da sempre in azione al rallentatore: eppure all’epoca noi consiglieri di minoranza venivamo derisi in aula, con ululati di scherno da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, gli stessi che oggi si accodano nel domandare la celere messa in atto delle stesse misure di prevenzione. Dovranno essere proprio loro a chiarire con quali soldi prevedono di attuare questi interventi, visto che è proprio la maggioranza in Consiglio che ha richiesto alla Giunta la recessione dal progetto Wolfalps, rinunciando quindi a quelle importanti risorse finanziarie. Attenzione, però: non si pensi di piangere a Roma né di usare le risorse per lo sviluppo di agricoltura e allevamento. Sarebbe l’ennesima beffa per gli agricoltori e gli aspiranti all’autonomia differenziata.”
“Sarà il caso che l’assessore prenda coraggio – conclude Cristina Guarda – e indirizzi la sua maggioranza verso posizioni congruenti alle sue giuste ma tardive iniziative: è necessario aiutare a far convivere le comunità con una specie protetta, dando gli strumenti per mitigare le difficoltà. Wolfalps è il progetto responsabile per attuare le buone pratiche realizzate da allevatori e cittadini in aree che da decenni si confrontano con la presenza del Lupo. Anche il territorio è pronto a collaborare, ma è giustamente esigente e richiede una Regione coerente e di certo non ballerina, ritardataria e confusa nei messaggi: se si fa squadra si vince e si gestisce bene un territorio, facendo demagogia e allarmismo, invece, si creano solo malumori e danni, non solo agli allevatori.2