L’adattamento al cambiamento climatico fa il suo ingresso ufficiale nella progettazione del Comune di Vicenza: l’amministrazione comunale, infatti, è partner dell’innovativo progetto europeo “LIFE VENETO ADAPT” per sviluppare sui territori risposte concrete ed efficaci all’evoluzione del clima.
Il progetto, di cui è capofila il Comune di Padova e coinvolge anche Venezia, Treviso, l’Unione dei Comuni del Medio Brenta, lo Iuav (Istituto universitario di architettura di Venezia) , l’associazione Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Sogesca, vale quasi 3 milioni di euro. 509 mila euro rientrano nel budget del Comune di Vicenza.
Ha dichiarato in merito l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza: “Dopo la sottoscrizione, avvenuta a Bruxelles il 16 ottobre 2014, del patto “Mayors Adapt” – avvenuta alla presenza del commissario europeo Connie Hedegaard, e che aveva visto Vicenza tra le prime 58 città europee ad aderire a questa importante iniziativa della Commissione Europea sul cambiamento climatico – diamo seguito a quell’impegno attraverso questo nuovo progetto europeo, col quale arriveremo a redigere le linee guida per il Piano di adattamento locale ai cambiamenti climatici. Da un lato stiamo operando dal 2013 per la prevenzione degli effetti del cambiamento climatico, attraverso l’attuazione del nostro Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, e per il quale siamo pienamente in linea con gli obiettivi di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020, mentre iniziamo dall’altro lato a lavorare per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, sempre più evidente con precipitazioni di intensità decisamente maggiore rispetto al passato, e verso le quali i tradizionali sistemi di smaltimento delle acque meteoriche si rivelano insufficienti. E’ necessario per questo uno studio che consenta sia di giungere ad una pianificazione della città che preveda ciò che serve a minimizzare gli effetti – e quindi i possibili danni – che queste intense precipitazioni causano, sia una maggior consapevolezza nel rapporto tra il territorio ed il costruito. Questo sarà l’obiettivo al quale vogliamo arrivare, ovvero a dotarci di un Piano d’Azione per le Energie Sostenibili ed il Clima, e ad innalzare gli obiettivi sia di riduzione delle emissioni di gas climalteranti sia di resilienza del nostro territorio agli effetti del climate change”.
“Nel concreto – ha aggiunto l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi – Vicenza contribuirà al progetto europeo anche adottando questo nuovo approccio metodologico nella riqualificazione dell’area agricola di strada Cul de Ola: con 150 mila euro già stanziati dal Comune e altri 50 mila concessi dall’Unione Europea, andremo a intervenire in un contesto fortemente provato dagli allagamenti, soprattutto in occasione di intensi acquazzoni. Alcuni interventi sono già stati realizzati sul fronte della pulizia delle griglie e della sistemazione di alcuni tombinamenti, ma con questi fondi potremo finalmente dotarci di uno studio approfondito che accompagni gli interventi già previsti per la sistemazione definitiva del tombinamento, adeguandone le dimensioni e regolarizzandone la pendenza. Inoltre si potrà intervenire sull’area agricola per il ripristino e la valorizzazione dell’intera rete dei fossati, con l’obiettivo anche di una riqualificazione ecologica, ambientale e paesaggistica”.
Il cofinanziamento di questa iniziativa da parte dell’Unione Europea porta a oltre 8 milioni di euro il valore dei progetti europei a cui ha partecipato ad oggi il Comune di Vicenza, grazie al coordinamento dell’ufficio comunale politiche comunitarie, ottenendo per i propri interventi 3,3 milioni di euro. La metà di questi progetti è relativa agli ambiti della mobilità e dell’ambiente, indice della grande attenzione dell’Unione verso temi particolarmente presenti all’amministrazione comunale.