Bilancio consolidato 2016, a Vicenza sale il risultato netto e scendono i debiti

“Per il quarto anno consecutivo i dati del bilancio consolidato confermano che il sistema costituito da Comune, Aim e Acque Vicentine è assolutamente sano e produce utili impiegati in investimenti e in servizi a favore dei cittadini. In sintesi, godiamo di ottima salute, numeri confortanti e trend in continuo miglioramento ”.

Questo il commento dell’assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro di Vicenza Michela Cavalieri al bilancio consolidato riferito ai conti 2016 la cui analisi promuove anche quest’anno a pieni voti il team formato da Comune, Aim e Acque Vicentine, società su cui peraltro si stanno compiendo scelte strategiche importanti finalizzate, attraverso fusioni, ad ulteriori rafforzamenti.

Il documento, diventato obbligatorio per tutti i Comuni sopra i 100 mila abitanti al termine di una fase sperimentale a cui Vicenza aveva preso comunque parte, mette infatti in evidenza le risultanze economiche dei servizi pubblici gestiti dall’amministrazione comunale e dalle partecipate di una certa consistenza di cui l’ente detenga una quota superiore al 50 per cento. Per Vicenza tali aziende sono Aim Vicenza spa (società controllata al 100%) e Acque Vicentine (partecipata al 58,19%).

Nel 2016 il totale attivo del gruppo raggiunge la quota di 1 miliardo e 200 mila euro, con un patrimonio netto di 658 milioni di euro, disponibilità di liquidi di 149 milioni di euro, un risultato netto senza dividendi 17,5 milioni di euro, di cui 4,7 milioni del Comune, 9 di Aim, e 3,8 di Acque Vicentine. Si tratta di un risultato in crescita rispetto al 2015, quando il risultato netto aveva raggiunto quota 10,5 milioni di euro. L’indebitamento, a sua volta, continua a calare, passando da 286 milioni a 270 milioni di euro, con una corrispondente riduzione degli interessi passivi pari a circa 1 milione di euro.

Quanto alle altre società partecipate che non rientrano nel bilancio consolidato, l’assessore Cavalieri ha messo in rilievo che non ne esistono più in perdita, perché quelle per le quali negli anni scorsi erano stati segnalati problemi sono state opportunamente razionalizzate o dismesse.

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