Da Intesa un fondo da 100 milioni per gli ex soci delle banche venete

“La vicenda dei soci truffati rappresenta una vergogna, quello che è successo è scandaloso”. Lo ha detto il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, annunciando un intervento da 100 milioni di euro di Intesa a favore degli ex azionisti delle banche venete. Intesa ha individuato un primo perimetro di 30 mila famiglie che potrebbero beneficiare dell’intervento. “Mi ha sconvolto il fatto che circa 2 mila di questi nuclei familiari sono formati da persone ultraottantenni” ha detto Messina.

In particolare sarà corrisposto un ammontare massimo per singolo cliente di 15.000 euro. L’erogazione avverrà in cinque tranche annuali, in quote di fondi monetari immediatamente liquidabili.

I potenziali interessati dall’iniziativa dovranno avere un reddito annuo lordo non superiore a 30 mila euro e un patrimonio mobiliare massimo di 15 mila euro, senza comprendere l’investimento effettuato in azioni delle ex banche venete. Inoltre, nel periodo considerato (5 anni) dovranno continuare ad essere clienti di Intesa (altrimenti perderanno le rate successive all’interruzione del rapporto).

“Un intervento di cui mi congratulo, prima di tutto per il suo importante significato sociale. E’ estremamente positivo che con questo primo intervento Intesa San Paolo destini cento milioni a trentamila mila famiglie, l’anello più debole dei soci-azionisti”, ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Bene ha fatto Messina a porre l’accento e l’attenzione della Banca sulle persone che non erano e non sono investitori professionali o speculatori, ma gente che aveva riposto su quelle azioni le sue speranze per il futuro e i suoi risparmi. Cominciare da loro con i risarcimenti – ha aggiunto Zaia – è un segnale di speranza.

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