Pfas, sulla plasmaferesi Coletto scrive a Lorenzin: “Urgono chiarimenti su base scientifica”

In seguito alle parole del Ministro Lorenzin “potrebbero aprirsi profili di problematicità per i Centri Trasfusionali e, in generale, per l’approvvigionamento di sangue. Alla luce di quanto detto, si resta in attesa di ricevere chiarimenti sul tema, supportati da documentazione scientifica”.

Si conclude con queste parole e con questa richiesta la lettera inviata oggi dall’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in relazione alla situazione determinatasi dopo l’intervento in Parlamento con il quale il Ministro ha espresso esplicite critiche alla scelta di utilizzare la plasmaferesi per abbattere la presenza di sostanze perfluoroalchiliche nel sangue delle persone residenti nell’area del Veneto colpita dall’inquinamento delle acque da Pfas.

Luca Coletto

“Poichè tale procedura (la plasmaferesi ndr) – si legge anche nella lettera di Coletto – è stata da Voi definita inutile e fortemente sconsigliata, si è provveduto a sospenderne l’offerta alla popolazione target che, volontariamente, ne ha fatto richiesta, in attesa di ricevere la documentazione che supporti scientificamente quanto affermato”.

 

Intanto anche il Coordinatore del Centro Regionale Attività Trasfusionali-Crat e i Direttori dei Dipartimenti Trasfusionali del Veneto si sono riuniti oggi per valutare sul piano tecnico-scientifico e su quello della sicurezza e dell’appropriatezza la situazione relativa all’utilizzo della plasmaferesi per abbattere la presenza delle sostanze perfluoroalchiliche nel sangue delle persone contaminate dai Pfas, sottoscrivendo un documento che è stato inviato al Ministro della Salute. Nel documento i sanitari concludono affermando che “l’esecuzione di un numero limitato di procedure di plasmaferesi ogni due settimane (come previsto dal protocollo messo in atto dai sanitari veneti fino alla sospensione del 15 dicembre ndr.) è pratica sicura e sostanzialmente scevra da rischi”.

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