La situazione Nomadi a Vicenza è migliorata nel corso degli ultimi mesi, alcune zone della città divenute “abituali” per stazionamento di alloggi mobili oggi sono libere e vivibili senza alcun timore. L’impegno nel contrastare un fenomeno che preoccupava più di qualcuno è stato messo a disposizione con rigidi controlli fino a ridurre il problema e farlo rientrare in livelli accettabili.
Evidentemente però questo non basta. Ecco allora che il sindaco Achille Variati ha firmato una nuova ordinanza che proroga al 30 giugno 2018 il divieto di permanenza, stazionamento e sosta dei mezzi di nomadi in alcune aree di parcheggio e sosta di vie, piazze e parcheggi pubblici comprese all’interno del perimetro delineato dalle seguenti vie: via Quadri fino alla rotatoria con strada di Bertesina, strada di Bertesina, via Basilio dalla Scola, via Luca della Robbia, via Ramiro Fabiani, viale della Pace, cavalcaferrovia di via Trissino; strada Padana Superiore verso Padova, via delle Casone, via Faedo, via Pototschnig, viale della Serenissima.
La precedente ordinanza era in scadenza con la fine dell’anno, in vigore fino al 31 dicembre 2017, rischiando, dunque, di ritrovarsi il giorno di Capodanno mezzi di Nomadi sparsi per la città, vanificando tutto il lavoro fatto finora.
Contemporaneamente l’ordinanza estende, sempre fino al 30 giugno 2018, il medesimo divieto ad altre vie della città. Si tratta dell’area delimitata dalle vie Mazzini, San Felice, via dei Mille e Btg. Framarin, queste comprese; della zona delimitata dalle vie Goldoni, Pascoli, Dal Verme, Ferrarin fino ai civici 63/67, Capitanio, Forlanini, queste comprese; e delle vie Leonardo da Vinci e via Zamenhof, per tutta la loro estensione.
Secondo quanto prescritto dall’articolo 650 del codice penale, per chi violerà quanto disposto dall’ordinanza scatteranno la denuncia penale e l’immediato allontanamento dall’area delle persone e dei mezzi.
In caso di inottemperanza è prevista la rimozione forzata dei mezzi parcheggiati abusivamente a spese degli interessati. I veicoli rimossi saranno portati in deposito all’autorimessa comunale.
Il veicolo rimosso e non ritirato entro 60 giorni determinerà lo stato di abbandono dello stesso e le conseguenti procedure amministrative.
L’ordinanza entrerà in vigore appena sarà notificata ai destinatari.