Pfas nel fiume, lo stato del Michigan fa causa ad un’azienda di calzature

Aziende nell’occhio del ciclone per il sospetto che siano responsabili dell’inquinamento delle acque potabili con sostanze perfluoroalchiliche come Pfas e Pfoa: non solo in Veneto, dove il caso Miteni è sempre all’ordine del giorno, ma anche negli Stati Uniti.

E’ di questi giorni la notizia secondo cui lo stato del Michigan avrebbe citato in giudizio l’azienda calzaturiera Wolverine World Wide presso la corte federale: l’amministrazione chiede che siano recuperati i costi associati a una sonda espansiva installata a causa della contaminazione dell’acqua potabile. Anche l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti si era già mossa in questo senso, dimostrando così il ruolo sempre più attivo del governo federale nelle indagini sulle sostanze chimiche tossiche.

Mercoledì 10 gennaio l’EPA ha ordinato a Wolverine di condurre ulteriori indagini su altre sostanze chimiche provenienti dall’ex conceria dell’azienda che ha contaminato le falde acquifere e il fiume Rogue a nord e a sud di Rockford.

Nel frattempo nel Michigan nuovi criteri di pulizia delle acque sotterranee per PFOS e PFOA erano entrati in vigore mercoledì. I nuovi standard PFAS  potrebbero costringere Wolverine a pagare gli allacciamenti idrici municipali nelle aree in cui i pozzi sono stati contaminati da PFOS e PFOA in concentrazioni superiori a 70 parti per trilione. Il Michigan potrebbe imporre anche delle multe se necessario.

I rifiuti storici di Wolverine sparsi nelle fattorie come fertilizzante per le colture e gettati nelle discariche e nelle cave di ghiaia hanno contaminato centinaia di pozzi privati di acqua potabile nelle aree di Rockford e Belmont della Contea di Kent – alcuni a livelli estremamente alti.

La popolazione delle zone colpite dall’inquinamento è sempre più preoccupata, tanto che si stanno succedendo proprio in questi giorni incontri pubblici con gli amministratori locali dedicati al tema Pfas. A dicembre i residenti della Contea di Kent avevano ricevuto la visita e il sostegno di Erin Brockovich, l’attivista ambientalista che aveva denunciato un caso di contaminazione da cromo esavalente in California 20 anni fa e la cui storia era stata poi raccontata in un celebre film con Julia Roberts.

 

(nella foto Neil Blake – MLive: la diga sul fiume Rogue a Rockford ad agosto 2017. Il sito dove si trovava la conceria della Wolverine World Wide è appena a monte)