Vicenza, già 62 sanzioni emesse dal nuovo presidio fisso di Campo Marzo

Cinque uomini sono stati sanzionati ieri pomeriggio dalla polizia locale in Campo Marzo per consumo di bevande alcoliche in area pubblica, nell’ambito dei controlli effettuati dal presidio attivato lo scorso 24 agosto per volere del sindaco Francesco Rucco, in concomitanza con il luna park della Festa dei Oto.

Verso le 15.30, in collaborazione con i colleghi addetti alla visione delle immagini trasmesse al comando di contra’ Soccorso Soccorsetto dalle telecamere che sorvegliano Campo Marzo, la pattuglia in servizio ha staccato il primo verbale da 50 euro a carico di un cittadino romeno, e subito dopo, nei pressi del parco giochi, a carico di quattro stranieri di origine africana.

I cinque verbali staccati ieri si aggiungono ai 57 della prima settimana dall’attivazione in via sperimentale, per tre settimane, del servizio della pattuglia della polizia locale, in rafforzamento a quelle esistenti.

Pronti ad intervenire dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì, in coordinamento con polizia, carabinieri ed esercito, i due agenti sempre presenti a Campo Marzo hanno identificato e-o controllato, tra il 24 e il 31 agosto, 66 persone, e denunciato due persone per rifiuto a declinare le generalità e una persona per resistenza a pubblico ufficiale. Hanno inoltre rinvenuto sette confezioni di stupefacenti (marijuana) ed elevato 32 sanzioni per bivacco nelle aree verdi, 22 per uso di bevande alcoliche, due per mendicità molesta e uno a carico di una persona che aveva urinato in luogo pubblico.

“Numeri – commenta il sindaco Francesco Rucco – che dimostrano l’utilità del presidio e l’attenzione dei nostri agenti che, in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine impegnate a Campo Marzo, stanno lavorando per permettere a noi vicentini e alle nostre famiglie di tornare a vivere con serenità un luogo a noi caro. Fa parte della nostra tradizione festeggiare la Festa dei Oto a Campo a Marzo, lo facevamo quando eravamo bambini e vogliamo continuare a farlo con i nostri figli. Ma il lavoro è ancora lungo”.