Di amianto si muore ancora, i sindacati: “Accelerare le bonifiche e risarcire vittime”

Le Confederazioni sindacali tornano a mobilitarsi per ottenere dal governo risposte in materia di amianto. Chiusi gli stabilmenti che lo producevano, rimangono aperti i problemi delle bonifiche dei siti inquinati mentre si continua a morire di mesolitelioma: oltre 3.000 vittime all’anno.
Su questi temi i segretari confederali hanno scritto una lettera al Ministro Di Maio chiedendo che nella prossima legge di Bilancio 2019 vengano stanziate risorse e definiti provvedimenti mirati. In particolare si chiede di accelerare sulle bonifiche, garantire una giustizia previdenziale agli esposti la cui aspettativa di vita è più bassa rispetto alla media dei lavoratori, risarcire le vittime ma anche potenziare i centri regionali di rilevazione dei tumori dovuti all’amianto e cure adeguate per i malati.
A sostegno di queste richieste si stanno organizzando presidi davanti alle Prefetture. Il 6 novembre a Padova una delegazione sindacale ha cnsegnato copia della lettera indirizzata al Ministro nelle mani del Prefetto Renato Franceschelli. Iniziative locali che si concluderanno oggi giovedì 8 novembre a Roma con il presidio nazionale davanti al Ministero del Lavoro in via Molise.

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