A Vicenza il parcheggio in spazi riservati ai disabili registra 305 verbali, 4 nell’ultima settimana

Un malcostume che, purtroppo, è sempre più utilizzato. Il parcheggio nelle aree delimitate e adibite a far sostare auto di disabili sta recando non poche polemiche, soprattutto se a farlo è chi non vi ha diritto.

C’è chi, per un posteggio comodo e gratuito, utilizza il permesso invalidi di un’anziana residente in un Comune del Vicentino, che gli agenti accertano essere ospite di una struttura per anziani di Sandrigo. Chi, titolare di un permesso invalidi scaduto a fine 2015, ne copre una parte con un fermacarte a forma di tartaruga. Chi, avendo la disponibilità di un veicolo autorizzato a transitare in ztl per accompagnare persone invalide, utilizza il permesso per parcheggiare sotto casa, in centro storico. E chi, come il figlio di un’intestataria del permesso, lo utilizza per recarsi al lavoro in una laterale di corso Palladio, parcheggiando in contra’ Pedemuro san Biagio, mentre la madre è nella propria abitazione, nella periferia della città.

Sono gli ultimi quattro casi, nell’arco di una sola settimana, di utilizzo improprio del contrassegno per invalidi, scoperti dagli agenti della polizia locale.

In tutto da inizio anno sono stati 305 i verbali staccati per questa violazione del codice della strada, in linea con quelli staccati nello stesso periodo nel 2017, pari a 302. Il costo multa per sosta parcheggio disabili non autorizzato è di 40 € per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e di 84 € per le auto e i restanti veicoli. Per chi sosta indebitamente nelle zone riservate al parcheggio dei disabili è previsto inoltre il decurtamento di 2 punti patente e la rimozione forzata del veicolo.

Sul fronte dei controlli sui veicoli in sosta, invece, nei giorni scorsi una pattuglia in transito nell’area ex Domenichelli ha notato un’auto parcheggiata con il finestrino abbassato sul lato del conducente. Insospettiti, gli agenti hanno controllato il database dei veicoli rubati, che ha dato risposta negativa, ma è stato così possibile scoprire che il veicolo era privo sia di assicurazione che di revisione, e pertanto è stato rimosso e affidato in custodia all’autorimessa.