Petrolio, prezzi del diesel alle stelle. In tre mesi aumento del 4 per cento

La quotazione del petrolio ha subito nell’ultimo mese una drastica caduta, risultato,però, che non ha inciso nel calo del costo del carburante, anzi registra aumenti continui da 4 mesi ad oggi. Solo un mese fa un barile di Brent era quotato a 85,92 dollari, oggi lo stesso greggio ha una valutazione al ribasso e il barile si attesta a 70,88 dollari.

Le cause sembrano trovarsi nelle incessanti e pressanti richieste che Donald Trump avrebbe fatto all’Arabia Saudita, che non solo non ha ceduto ma ha addirittura trovato un valido alleato come la Russia a spegnere ogni speranza di accordo. Un altro elemento che preoccupa gli investitori sono le forniture iraniane, giudicate insufficienti. Per questo motivo gli analisti sono allarmati e temono che a breve il prezzo del barile possa arrivare a toccare quota 100 dollari.

Naturalmente la situazione di incertezza mondiale coinvolge anche l’Italia, dove i prezzi del diesel sono saliti registrando un +4% negli ultimi tre mesi ai quali si aggiunge il +1,8% registrato dalla benzina. La risalita delle quotazioni del petrolio arriva dopo che il ministro dell’energia dell’Arabia Saudita, Khalid al-Falih ha aperto alla possibilità di ridurre l’offerta dell’Opec al vertice di dicembre facendo schizzare l’oro nero verso l’alto con il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord che guadagna 97 cents a 70,86 dollari e il West Texas Intermediate che sale di 38 cents a 60,42 dollari. Quotazioni che si rifletteranno rapidamente, come da “tradizione”, sui prezzi alla pompa con pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e sui costi che le imprese devono affrontare ogni giorno per trasporti e spostamenti, visto che l’Italia è nella non invidiabile top ten dei carburanti più cari del mondo con il diesel arrivato in media a 1,57 euro al litro e la benzina in media a 1,66 euro al litro.

In questo panorama di alti prezzi al dettaglio con una forte incidenza delle accise – dichiara Uecoop – qualsiasi variazione in aumento delle quotazioni del petrolio rischia di pesare in modo consistenze sulle tasche delle famiglie e sui bilanci delle imprese.

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