Magrè, ultimati i lavori della palestra “Gianni Grotto”

“Sono un uomo di sport” ha esordito l’assessore allo sport Aldo Munarini “e in quanto tale non posso che essere fiero di questa nuova realizzazione che va a completare la struttura della palestra “Gianni Grotto”, un tassello importante per la vita della scuola e dell’intera comunità”.

Con questo incipit che era già quasi una benedizione, Munarini ha dato inizio all’inaugurazione degli spogliatoi annessi alla palestra di Magrè dedicata a Gianni  Grotto. Ha poi sottolineato come la pratica sportiva sia sempre di più riconosciuta come un valido “integratore” per la salute fino a età avanzata e per un invecchiamento attivo e meno debitore di farmaci e prestazioni sanitarie, auspicando quindi che questo presidio di mens sana in corpore sano sarà frequentato dai cittadini di ogni età.

“E’ la doverosa conclusione di un’opera che era rimasta monca” ha aggiunto il sindaco Valter Orsi “fornendo i numeri dell’intervento: 165.000 euro oltre ad altri 8.000 euro per l’acquisto dei canestri.
Solo una settimana fa era stata posata la prima pietra della grande palestra che andrà a servizio dell’area del Campus. E’ inoltre in programma la rigenerazione dell’impianto di atletica di via Riboli, che ha l’ambizione di diventare un centro di eccellenza per la pratica di ogni genere di abilità sportive, non solo per i cosiddetti normodotati.
Tutti segnali questi, che ben dovrebbero deporre per la candidatura di Schio come Città dello Sport.
Anche Edoardo Viero, tredicenne sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi, ha portato il suo saluto: “anch’io come molti di voi faccio sport e la sua disciplina mi ha insegnato ad avere più stima di me e a essere amico di tutti. Inoltre lo sport serve per gioire delle vittorie e accettare le sconfitte, in poche parole, a fortificare il carattere”.
La cerimonia si è conclusa con la benedizione di Don Luigino Perin, parroco di Magrè che ha fatto osservare ai presenti il significato del rituale: “benedire significa “dire bene”. Dire bene del Comune, di questo luogo e di tutti quelli che lo frequenteranno”.

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