Ottima notizia per il Comune di Vicenza, i giudici avanti ai quali si sta celebrando il maxi processo che vede imputati gli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza, tra cui l’ex presidente Gianni Zonin, hanno ammesso il Comune quale parte civile sia per il danno patrimoniale (in quanto azionista), sia per il danno non patrimoniale all’immagine.
L’avvocato Giovanni Caruso, che difende il Comune, lo ha prontamente comunicato al sindaco Francesco Rucco mentre ancora il collegio stava leggendo l’ordinanza nell’aula bunker di Mestre.
“Certo è presto per parlare di vittoria – commenta Rucco – ma non nego la soddisfazione per una ammissione che non era scontata. La nostra costituzione era doverosa, sia in difesa degli interessi del Comune, in veste di azionista, sia soprattutto per ciò che la nostra Città ha subito in termini di danno di immagine dal crac di una banca in cui il territorio aveva riposto la propria fiducia. Tanti, troppi sono i risparmiatori truffati che aspettano giustizia e che, al di là del ristoro economico, attendono anche che vengano riconosciute le responsabilità di un disastro.”