I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Stazione di Thiene, hanno tratto in arresto uno spacciatore 53enne di origine tunisine.
I militari, avuto sentore della sua illecita attività, hanno tenuto d’occhio i suoi spostamenti per qualche giorno, dopo aver individuato con precisione l’alloggio di Zanè, dove si riteneva avvenisse l’attività di spaccio, i Carabinieri hanno fatto scattare una perquisizione, durante la quale sono stati rinvenuti due panetti di hashish del peso di 171 grammi di cui una parte suddivisa in dosi, 53 grammi di cocaina, di cui 41 grammi ancora in “sasso allo stato puro”, alcuni flaconi contenenti metadone, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi.
In un nascondiglio dietro il mobilio dell’unica stanza esistente, i militari hanno trovato più di 8.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. La meticolosa attività di ricerca e di ispezione del locale, da parte dei militari, ha permesso di rinvenire la droga nascosta ad arte all’interno del bidone dei rifiuti.
La pronta irruzione in casa è scattata quando, durante il lungo servizio di osservazione, è stato notato un giovane con fare sospetto entrare in casa per poi uscire qualche minuto dopo. Addosso al soggetto i militari hanno trovato “due dosi di cocaina” quindi è scattata l’immediata perquisizione dell’alloggio dove gli iniziali sospetti investigativi sono stati confermati dal ritrovamento di un importante quantità di sostanza stupefacente: in particolare la cocaina ancora in sasso che solitamente viene immessa sul mercato dopo vari tagli da cui ne deriva un maggior quantitativo.
Fattiva è stata anche la collaborazione di residenti e commercianti della zona che hanno confermato lo strano via vai in quel locale avvalorando le indagini lampo già in corso, svolte in maniera tradizionale e discreta che hanno portato quindi all’arresto.
L’uomo, un 53enne di nazionalità tunisina residente in provincia di Torino, in possesso di regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato e condotto al carcere San Pio X di Vicenza su disposizione del magistrato.
La cocaina sequestrata era immessa sul mercato a 80,00 euro al grammo mentre l’hashish a circa 70,00 euro al grammo. L’attività illecita avrebbe fruttato altri 8000,00 euro per la cocaina mentre per l’hashis circa 2000,00 euro.