Cristina Guarda (CpV): “Veneto tra tradizioni tossiche e sviluppo scorsoio. Occorre cambiare aria”

La consigliera Cristina Guarda (Civica per il Veneto) commenta l’operato del Governatore del Veneto Luca Zaia su cementificazione e sforamenti del pm10. La consigliera si dice preoccupata per come sono gestite queste due situazioni, tanto gravi da mettere a rischio i cittadini veneti.

Consigliera Guarda, come giudica la situazione generale del Governo Zaia in Veneto? 

“Va riconosciuta a Luca Zaia ed ai suoi assessori una coerenza: dopo essere stati protagonisti negli ultimi vent’anni della peggiore cementificazione d’Europa del suolo agricolo, dopo aver consentito ed incentivato l’avvelenamento da sostanze tossiche collegati alla proliferazione senza controllo delle colture del Prosecco senza considerare rischi sanitari e qualitativi, e dopo aver assistito inermi alla tragedia del Pfas, dando dell’allarmista a chiunque sollevasse preoccupazioni, ora festeggiano addirittura di fronte al tribalismo tossico dei roghi dei moltissimi cumuli di legname e sterpaglie che caratterizza i cosiddetti ‘Pan e vin’.”

A proposito di sostanze inquinanti, qual’è la situazione sanitaria attuale e quale futuro spetta ai giovani?

“Invece di diffondere la consapevolezza del rischio sanitario, anche mortale, a cui ci si espone con questi livelli di PM10, questa maggioranza diviene degna rappresentante di un Veneto sempre più malato di tradizioni scientificamente tossiche e di sviluppo scorsoio, che mangia il futuro delle nuove generazioni: infatti se ne vanno altrove a respirare un’aria, culturalmente e lavorativamente migliore di questa regione in cui la Lega nega le problematiche quotidiane delle famiglie, della sanità e dell’ambiente, scaricando la colpa sui professionisti e dando dei bugiardi ai cittadini. E’ ora di cambiare aria, letteralmente ed alla fine di questo inverno lungo vent’anni della coppia Galan/Zaia finalmente i veneti potranno scegliere di voltare pagina”.

Cristina Guarda, a margine della “Epifania della Nostra Terra 2020” di Vallugana (Vicenza), cosa ci può dire sui dati  dell’aria in Veneto?

“Siamo ospitati in una valle in cui i cittadini sono sottoposti ad un rischio sanitario altissimo a causa di chi sta costruendo la Pedemontana con leggerezza criminale, di cui il Presidente Zaia non si preoccupa, visto che è più importante promettere la Pedemontana in regalo, facendo risparmiare i soldi delle multe a Sis, per ritardi nella costruzione dell’operazione dovuti alla malagestione dei cantieri.”

“E come se non bastasse, oggi i livelli di PM10 ci raccontano di come a un Veneto già malato di suo di una cattiva aria, il medico Luca Zaia prescrivesse di fumare un pacchetto di sigarette per rilassarsi – spiega Cristina Guarda – noi siamo invece per il coinvolgimento delle moltissime persone davvero preoccupate per il futuro del Veneto e per la costruzione non di opere con metodi irrispettosi e arroganti come capitato con la costosissima Pedemontana, ulteriore sciagura targata Zaia/Galan/Chisso, ma per il varo di una nuova fase per questa regione, che ha bisogno di infrastrutture moderne che accompagnino uno sviluppo sostenibile e rispettoso della dignità umana. 24% di morti premature in più in Europa a causa delle contaminazioni ambientali, in primis in Pianura Padana: come non sentirsi obbligati ad intervenire, di fronte a ciò che dichiarano tutti gli studi nazionali ed internazionali? ci dicono che c’è una stretta correlazione tra la pessima qualità dell’aria che si respira in Veneto e l’insorgenza sempre più diffusa di tumori al seno ed ai polmoni, in uomini e donne che molto spesso non hanno mai messo in bocca una sigaretta, ma che sono costretti a ‘fumare’ polveri sottili che non hanno pari nemmeno nelle più inquinate megalopoli della Cina.”

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