Emergenza Covid-19, Bassano si prepara alla fase due con nuovi interventi a sostegno della popolazione

E’ stato approvato sabato mattina dalla Giunta comunale il nuovo atto di indirizzo per la definizione di ulteriori interventi di sostegno alla popolazione bassanese e alle attività economiche locali, in quella che, comunemente, viene ormai definita la “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus.
«Dal primo atto di indirizzo dello scorso 3 marzo – spiega il sindaco di Bassano Elena Pavan – la situazione è notevolmente cambiata. Ci pareva doveroso intervenire nuovamente e definire in modo chiaro l’ indirizzo che vogliamo dare alle nostre azioni, per dare fin da subito risposte concrete ai nuovi bisogni espressi da cittadini ed imprese».
Diversi gli ambiti in cui si muove la nuova “manovra comunale” che nasce dalla volontà dell’Amministrazione di fornire a cittadini ed imprese aiuti e sostegni concreti e immediati.
Nel documento, la Giunta, oltre a proporre misure puntuali per la ripresa del tessuto economico e sociale bassanese, dando voce alle preoccupazioni ripetutamente condivise nei giorni scorsi con le categorie economiche e con le parti sociali del territorio (continueranno anche nelle prossime settimane gli incontri e i confronti con tutte le parti sociali, economiche e culturali della città) si impegna a delineare in tempi brevi nuove azioni straordinarie.
In primo luogo l’Amministrazione intende avviare un confronto diretto con gli altri soggetti pubblici (ULSS 7, Etra, Case di riposo, ecc.)  facendosi portavoce delle istanze e dei bisogni dei cittadini, anche sul fronte dei costi dei servizi erogati.
“Dopo aver messo mano agli affitti pubblici – precisa l’assessore Roberto Marin – cancellando il pagamento delle mensilità non usufruite e a causa dello stop imposto dal Coronavirus, intendiamo proporre un confronto per elaborare un possibile accordo quadro tra Amministrazione comunale, rappresentanze dei locatori e di conduttori di immobili commerciali e associazioni di categoria per la definizione di misure di intervento rispetto ai canoni di locazione dei negozi e delle attività che hanno subito la chiusura”.
E’ già allo studio anche un intervento diretto sul canone di occupazione del suolo pubblico per l’anno 2020  dovuto al Comune da esercenti, attività commerciali, mercato settimanale e cantieri. Anche l’imposta di soggiorno e quella sulla pubblicità subiranno delle variazioni, mentre si attendono indicazioni dal Governo in merito alle scadenze di pagamento di IMU e TASI per l’anno 2020, che nelle intenzioni della Giunta dovrebbero slittare di alcuni mesi.
Dopo gli 85 mila euro già stanziati il mese scorso, è allo studio l’erogazione di ulteriori fondi a sostegno delle famiglie per il pagamento delle rette degli asili nido e scuole dell’infanzia paritarie. E sempre alle famiglie si rivolgono altri interventi economici diretti  all’erogazione di ulteriori buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità.
Sul fronte della scuola e dell’accompagnamento dei ragazzi, l’Amministrazione sta valutando la possibilità di favorire la formazione a distanza degli alunni con mezzi di informazione locali e attraverso le nuove tecnologie e per la stagione estiva sono allo studio diverse ipotesi per conciliare il ritorno al lavoro delle famiglie e la gestione dei figli minorenni. Anche il sostegno a sport e cultura sono indicati nel nuovo atto di indirizzo comunale e l’intenzione è quella di coinvolgere tutti i soggetti direttamente interessati, dando vita a misure che, nel caso del turismo, ad esempio, portino al rilancio del comparto. Esempi, possono essere l’attuazione di politiche per il “turismo di giornata” grazie al legame diretto con iniziative culturali, o ancora  l’implementazione della rete dei cammini e dei percorsi.
«Il documento che abbiamo approvato in Giunta – sottolinea il sindaco Pavan – traccia una linea ben precisa ed indica a chiare lettere la direzione che vogliamo percorrere. Nei prossimi giorni e alla luce delle prossime indicazioni governative, stileremo l’elenco delle azioni concrete che avranno tutte un unico denominatore comune: il bene dei nostri cittadini e delle nostre attività produttive».

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