Sono due i progetti che vedono come partner il Comune di Vicenza che hanno ottenuto un finanziamento da parte della Regione del Veneto per oltre 380mila euro nell’ambito del bando “Il Veneto delle donne” a favore della crescita occupazionale femminile.
La Regione del Veneto ha attivato, infatti, una iniziativa che prevede l’erogazione di un contributo per la realizzazione di interventi in grado di accompagnare le donne disoccupate e inattive a rientrare nel mondo del lavoro, attraverso la valorizzazione dei percorsi professionali e avvalendosi di nuovi processi di organizzazione e di modalità di lavoro agile.
Il primo, che beneficia di un finanziamento di 198.000 euro, ha capofila la società For Action, con sede a Bassano, specializzata nella progettazione di interventi formativi e di qualificazione professionale di soggetti disoccupati che hanno una forte componente digitale e tecnologica.
Il secondo, che ha ottenuto un finanziamento di 185.906,70 euro, vede quale ente proponente, invece, la società Performare, con sede a Creazzo, ente accreditato alla formazione della Regione Veneto e specializzata in interventi formativi per la digitalizzazione di base.
“Il Comune di Vicenza ha acquisito una pluriennale esperienza di progetti e interventi concreti a vantaggio delle donne e per il loro reinserimento lavorativo – ha commentato l’assessore alle attività produttive con delega al lavoro –. La Regione ha reso merito alla continua attività effettuata in questi anni dai 23 Comuni della rete. Attraverso lo sviluppo condiviso dei contenuti progettuali sarà possibile formare donne disoccupate dei Comuni del nostro territorio nelle materie tecniche e digitali, per favorirne il reinserimento lavorativo nella fase post-Covid e rafforzare quella connessione tra ente locale, mercato del lavoro e cittadino che viene molto spesso richiesta al nostro sportello”.
L’iniziativa intende essere un ulteriore strumento individuato dalla Regione Veneto nell’ambito della strategia di valorizzazione del capitale umano, al fine di supportare le donne nei processi di cambiamento per aumentarne l’occupabilità e valorizzarne i talenti.
Con tale iniziativa si intende, inoltre, promuovere l’accesso delle donne alle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e diffondere maggiormente tra le donne la cultura di impresa, mettendo a disposizione delle lavoratrici e delle imprese strumenti utili a favorire l’ibridazione delle competenze.
L’obiettivo, infatti, è di aumentare l’occupazione di donne inattive o in situazione di difficoltà lavorativa, con percorsi di formazione di digitalizzazione (con corsi di alfabetizzazione e formazione specifica), di auto imprenditorialità e di empowerment, aiutando le donne a raggiungere l’autonomia in campo digitale, arricchire le competenze possedute ibridandole con quelle digitali e fornire competenze per creare una figura professionale appetibile dalle aziende.