PFAS: l’ONU accoglie l’appello dei cittadini veneti, sopralluogo per verificare la situazione

«Noi madri non siamo armate, non facciamo la guerra. Ma il nostro istinto è l’arma più potente che esiste, un’arma che è strumento di cambiamento, che crea e ricostruisce, questo è quanto desideriamo ogni giorno e che vogliamo insegnare ai nostri figli» – sono le parole di Michela PiccoliMamma No Pfas – dopo aver ricevuto la notizia della Missione Onu in Veneto.

È stato infatti accolto l’accorato appello dei genitori e cittadini del Veneto il 25 settembre del 2021. Una missione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in relazione alle Sostanze Tossiche verrà a tastare con mano la situazione , per trovare le risposte ad alcune domande. Quello che è successo nel nostro territorio è considerato dalle Mamme no Pfas come un crimine ambientale . Quali sono gli effetti sulla popolazione di un disastro di tale portata? Sono stati rispettati i diritti delle centinaia di migliaia di cittadini che vivono nell’area interessata? Soprattutto il diritto all’informazione, alla salute, al rimedio effettivo? Ovvero sia gli articoli 2, 8, 10 e 13 sanciti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo?

Non trascurando lo spostamento della produzione del C6O4 alla Solvay di Spinetta Marengo e degli impianti Miteni in India, «chiediamo un processo/indagine e attenzione internazionali. Il crimine ambientale è un crimine sociale e la violenza multispecie e multiverso di questo crimine non deve essere trascurata. Questa è la nostra tesi. Cambiando l’approccio, cambia il mondo» – come scrive nelle righe finali della lettera all’ONUAlberto Peruffo (PFAS.land), estensore della Call for Inputs all’Alto Commissario delle Nazioni Unite, Marcos Orellan a, inviato su invito di Giuseppe Ungherese (Greenpeace Italia).

Un’agenda fitta di impegni per trovare le risposte: incontri con autorità ed enti locali, regionali e nazionali, ma anche incontri con chi ha vissuto e vive ogni giorno sulla propria pelle la sfida di abitare in un territorio che è teatro di uno dei più gravi casi di inquinamento a livello internazionale .

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