Cinquanta Sfumature di Alessia—Conigli o Leoni? Questo è il problema!

I leoni da tastiera che poi diventano i leoni nel branco la sera al bar o nella trasposizione di se stessi verso le leonesse ma sono veramente i Re della Giungla?

Questo è il maschio medio che con la voracità ruggente vorrebbe conquistare le sue prede senza il minimo impegno ma è una categoria di sesso maschile ben precisa quella che incarna queste caratteristiche, è l’uomo affranto dal passato. Sarà capitato a molte di voi di imbattervi in uomini apparentemente affascinanti ma con la coda di paglia, aventi un’ ottima loquacità ma con nessun desiderio di accogliere responsabilità, discussioni costruttive, programmi da realizzare e soprattutto freddi ed assenti, al di fuori del carnale desiderio. Questi “leoni” soffrono la crisi d’abbandono che si traduce nell’isolamento interiore in un limbo che crea una loro specifica zona di confort, restano in stand-by anche per anni senza mai prendere delle decisioni consapevoli e volte al proprio futuro, perchè sono stati delusi ed hanno rabbia verso il sesso femminile che si avvicenderà al loro fianco. Il cuore può esser spezzato da vere storie d’amore passionali come, in certi rari casi, da amori platonici ma qui si aprirebbe un capitolo a parte ed avrei bisogno di una consulenza con Freud in persona per poter scrivere (vi svelo un segreto anch’io a tredici anni ero innamorata di Ricky Martin ed estremamente invidiosa di Maria).

Vivono una vita interpersonale all’insegna dell’instabilità: c’è colui che romanza le frasi più d’effetto per poi trarre dalla vittima i suoi scopi pagani di lussuria, c’è l’altro che dice delle mezze verità, raggiungendo i suoi obbiettivi ma avendo la risposta pronta, del tipo che non ha promesso nulla di fronte alla ribellione femminile, vi sono poi quelli senza peli sulla lingua che ammettono schiettamente le intenzioni poco romantiche e quelli che non accettano più nessun contatto umano con le “streghe” che lo hanno sedotto ed abbandonato. I punti che li accomunano sono l’avversità alle relazioni stabili e quindi a donare qualcosa di se’, la voglia esclusiva di rapporti liberi e con finalità esclusivamente sessuali ed il risentimento verso il sesso opposto, arrivando al punto di scaricare le proprie frustrazioni verso creature innocenti che nulla c’entrano con la dama nera del loro passato.

Potremmo osservare la netta differenza tra una donna che subisce un lutto in amore da un uomo, infatti la capacità femminile di rialzarsi e trarre lezione da un guasto, per poi ricominciare è decisamente rapida rispetto agli anni sabbatici dei nostri “galantuomini”; abbiamo l’ennesima prova di quanto una femmina sia interiormente più forte e decisa rispetto al maschio.

Possiamo chiamarli veramente Leoni oppure il termine che si addice è piuttosto Conigli? Trascorso un periodo decente nel quale ritrovar se stessi, un vero leone si alza e con la propria sicurezza personale torna all’attacco proattivo ed il coniglio, che poi sembra veramente un’invasione più che dei casi sporadici, rimane lì assorto nei suo mondo parallelo con la zampa sul vetro della finestra ad ammirare il paesaggio.

la giungla sembra stia subendo un’estinzione di leoni ed un’avanzata di leonesse che si cibano di coniglietti, questa innaturale constatazione che si è aggravata con il cambiamento epocale contemporaneo porta a delle riflessioni profonde. Mi rivolgo a voi “Conigluomini“, traete lezioni di vita da una sofferenza e poi riacquisite il vostro potere di “Re della Giungla” perchè vi sono molte leonesse che vi attendono nella foresta. La forza interiore si può anche tirar fuori, quando si capisce che una vita spesa a metà non ha valore ma anzi sono solamente anni buttati e rimpianti di nuove occasioni, anche importanti, perse. Leonesse a voi posso solamente dire di avvicendarvi ad un leone e di tralasciare il “Bian coniglio” della situazione perchè “Alice” lasciamola nel “mondo dei balocchi”, la vita vera è passione, rispetto, valori e verità.