La Giunta regionale del Veneto ha approvato oggi, in via definitiva, le nuove schede ospedaliere che, sulla base del Piano Sociosanitario 2019-2013 già in vigore, ridisegnano la dotazione di posti letto, reparti e primariati nel settore pubblico.
Il sistema ospedaliero regionale potrà contare su un totale di 17.990 posti letto contro i 17.861 della precedente programmazione (129 in più), dei quali 14.901 per acuti (compresi 398 da utilizzare per pazienti provenienti da fuori Veneto); e 3.089 per la riabilitazione (compresi 274 per pazienti da fuori Veneto). A questi, si aggiungono 2013 posti letto nelle strutture intermedie, pensate per assistere al meglio i pazienti nella fase intermedia tra l’acuzie e il rientro a casa.
I Primari, che guideranno altrettanti Reparti, saranno 772.
La Regione fa sapere che i numeri generali sono in sostanziale aumento sia rispetto alla precedente programmazione del 2013, sia rispetto alla prima proposta inviata dalla Giunta alla Quinta Commissione del Consiglio regionale. Generalizzato è anche l’aumento rispetto al tasso reale di occupazione dei letti monitorato costantemente nei 5 anni precedenti.
“Come abbiamo sempre garantito nonostante i catastrofismi fatti circolare a piene mani – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia – è stato cercato e trovato il giusto equilibrio tra i vari fattori che determinano le scelte programmatorie in sanità: le reali necessità della gente, l’evoluzione delle condizioni di salute generali, lo sviluppo delle tecnologie, le normative nazionali non valicabili, le indicazioni e i suggerimenti arrivati dalla Quinta Commissione e le esigenze e aspirazioni espresse dai territori. Non ci sono stati né tagli né ridimensionamenti, ma una rivisitazione delle dotazioni sulla base dei servizi da erogare per rispondere alle nuove esigenze di cura. Con il Pssr e queste nuove schede – conclude il Governatore – è stata data forma e sostanza alla sanità veneta dei prossimi anni, con l’obbiettivo di farla crescere rispetto ai già ottimi livelli attuali, a più riprese riconosciuti a livello nazionale e ministeriale. Forse qualcuno lo sperava, ma in Veneto ancora una volta nessuno rimarrà senza cure nè, tanto meno, morirà sulla porta di un ospedale”.
Alla dotazione di queste schede ha fatto da sfondo anche il quadro evolutivo della popolazione da assistere. Dal 2013 al 2018, la popolazione complessiva è calata dell’1%; le persone con più di 70 anni sono aumentate del 13%, così come del 13% sono calate le nascite. La degenza media in area chirurgica è diminuita del 4%; è inoltre calato del 7% il numero di ricoveri in riabilitazione. Tra il 2013 e il 2017, inoltre, è aumentata del 20% la quota di pazienti veneti che hanno deciso di fare la riabilitazione altrove, motivo per il quale sono stati rafforzati i servizi e i posti letto dell’Area specifica.