La famiglia Rosso e il Bassano Virtus si separano

La notizia era nell’aria, ma quando il Presidente Stefano Rosso pronuncia la fatidica frase “Abbiamo deciso di  mollare il Bassano ” le sedie della sede di Via Piave tremano. Tutti si auguravano che fosse un malcontento personale dovuto ad una stagione molto intensa, come del resto è successo già altre volte. Invece no, la Famiglia Rosso la decisione l’ha presa ed è definitiva, da giugno 2014 Bassano sarà di fatto senza una proprietà, a meno che in questi mesi non ci sia un interessamento serio di qualche imprenditore.

 

 In sala stampa il Presidente siede tra il coordinatore dell’area tecnica Cristian La Grotteria e il responsabile marketing e comunicazione Alessandro Basso. E’ visibilmente amareggiato e comincia il suo monologo andando direttamente al sodo:    “Dopo lunghe riflessioni e confronti al nostro interno con Masiero, mio padre e la Famiglia abbiamo deciso di mollare il Bassano alla fine della prossima stagione. Questo è nato dalla mancanza di entusiasmo dopo tanti anni di sforzi che hanno comunque portato risultati sportivi eccellenti con promozioni storiche. Penso di aver portato la società ai massimi livelli . Ci sono state però molte difficoltà legate a una visione di fare sport che probabilmente non va molto in linea con il mondo del calcio. Dopo 17 anni, il prossimo saranno 18, credo sia giusto tirare i remi in barca e cedere il passo a qualcuno che abbia più entusiasmo e,spero, anche  più risorse da mettere a disposizione. Quest’anno sarà di transizione la speranza nostra è di poter trovare qualcuno che porti avanti la società al posto nostro. Se così non fosse noi a fine giugno prossimo chiuderemo ufficialmente la società e la regaleremo alla Città di Bassano. L’intenzione era quella di accelerare questo processo, ma abbiamo pensato a tutte le persone che lavorano in questa società e che hanno dato tanto, credo sia giusto dare loro il tempo di un passaggio graduale. La prossima stagione non ci saranno spese folli, daremo spazio ai giovani e a coloro che avranno la voglia di mettersi in luce. Il budget sarà ridotto drasticamente. L’obbiettivo sarà la salvezza, non sentirete parlare di grandi acquisti, ne di allenatori in pompa magna.”

Poche frasi ma pesanti come un macigno, non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti, la prima domanda arriva secca:” Presidente in questi giorno si sono susseguite parecchie voci, c’è già qualcuno pronto a rilevare la società? La sua rispsosta, come sempre è precisa e diretta: “ No, purtroppo persone serie al mondo ce ne sono poche, se ci fosse stato qualcuno che avesse veramente voluto Il Bassano e avesse voluto farlo con i suoi soldi e non con i nostri, sarebbe seduto a questo tavolo”.

Dall’anno prossimo verrà attuata la riforma della C unica, se Bassano riuscirà a mantenere la categoria, paradossalmente, vivrà una sorta di promozione e quindi potrebbe essere più appetibile per chi volesse investire nel calcio. In tempi di dura crisi economica come questi non è facile trovare chi impiega risorse importanti, pur contando su una società che ha tutti i conti in regola.

Nel proseguo della conferenza stampa, Rosso, esclude un loro impegno anche in termini di sponsorizzazione, una dichiarazione che suona come la fine di un ciclo e che contestualmente apre una situazione di grande incertezza ma anche di timore per quello che potrà succedere ad una compagine che aveva il proprio punto fdi forza  nella proprietà.