Padova a picco, l’Ascoli espugna l’Euganeo

Il Padova si arrende anche all’Ascoli e precipita: le possibilità di salvezza, passando attraverso i play out, si riducono drasticamente. Ora solo un miracolo, sportivamente parlando, potrebbe rinfocolare le già residue speranze di salvezza per i biancoscudati. In allegato l’intervista di Simone Francescon al presidente biancoscudato Roberto Bonetto (in foto).

PADOVA-ASCOLI 1-2

Centurioni schiera il 4-3-1-2, con Trevisan sulla corsia difensiva di sinistra e Morganella al posto dello squalificato Cappelletti. Vivarini, che deve fare a meno di Ardemagni, Troiano e Brosco, tutti fermati dal giudice sportivo, risponde con lo speculare 4-3-1-2, con il temibile Ciceretti e Rosseti in attacco. Parte determinato l’Ascoli e al 9’ una gran botta di Casarini termina di poco a lato alla destra del portiere biancoscudato Minelli. Il Padova risponde un minuto dopo con una bordata di Serena, di poco sul fondo alla destra di Lanni, portiere ascolano. Laverone scende spesso e volentieri lungo la corsia di destra e al 20’ guadagna un angolo per l’Ascoli: dalla bandierina calcia Ninkovic, Rosseti colpisce di testa e Minelli, con un colpo di reni alza oltre la traversa. Sul fronte opposto, Calvano tira ampiamente a lato, dopo un’azione di ripartenza dei biancoscudati. L’Ascoli sblocca il risultato al 42’ su rigore: Serena ferma irregolarmente in area Frattesi e dagli undici metri trasforma con freddezza Ninkovic. Il Padova pareggia quasi subito con Capello al 44’, che sfrutta un assist di Lollo e insacca con un rasoterra alla destra di Lanni. Un minuto dopo Clemenza spara alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude sull’1-1. L’Ascoli torna in vantaggio al 57’: Morganella perde il pallone, l’Ascoli riparte, Casarini in velocità serve Rosseti, che salta Minelli e insacca da posizione defilata sulla sinistra. Centurioni prova a correre ai ripari, togliendo il centrocampista Serena e inserendo l’attaccante Baraye. Proprio quest’ultimo, al 70’, va via in diribbling sulla destra e mette in mezzo un pallone radente che nessun compagno è pronto a raccogliere per la battuta a rete. Centurioni si gioca anche la carta Mbakogu al posto di Clemenza  e manda in campo anche Ceccaroni al posto dell’acciaccato Trevisan; Vivarini replica con Ganz al posto di Rosseti in attacco e successivamente con Cavion al posto di Laverone sulla fascia destra. Al minuto 88’ il Padova va vicino al pareggio: Capello crossa da destra e Baraye di testa manda il pallone di poco a lato all’altezza del secondo palo. L’Ascoli, però, al 90’ sciupa in contropiede il terzo goal con Frattesi, che calcia fuori da sinistra verso destra da ottima posizione. La partita non riserva altre emozioni: i biancoscudati si arrendono 2-1 al cospetto di un Ascoli tecnico e allo stesso tempo cinico. Ora la classifica, a sette giornate dal termine, recita: Crotone 33, Livorno e Venezia 30 (disputerebbero i play out), Foggia 27, Padova 24 (non ha ancora riposato), Carpi 22. Per avere ancora un lumicino di speranza, i biancoscudati devono assolutamente vincere a Carpi sabato prossimo.

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