I campioni di basket in carrozzina tengono una lezione speciale per i ragazzi delle medie di Vigodarzere

Meno videogiochi e più “fatica”, meno solitudine e più gioco di squadra: con la forza di volontà si riesce a fare tutto. Lezione speciale, martedì 28 gennaio, per gli studenti di seconda e terza delle scuole medie Moroni di Vigodarzere (PD), che durante le ore di educazione fisica hanno avuto come “prof” due campioni di pallacanestro in carrozzina, atleti della patavina Studio3A Millennium Basket, unica squadra veneta a militare in serie A.

Da bambino ero come voi, correvo e giocavo a pallone. Poi a 10 anni ho avuto un incidente e da lì è iniziata un’altra vita: da ragazzino che giocava a calcio, sono diventato un giocatore di basket in carrozzina – ha raccontato Ahmed Raourahi, 39 anni, finito sotto un treno nel suo Paese d’origine, il Marocco, mentre contendeva la borsa a un ladro che voleva portargliela via. Raourahi ha perso entrambe le gambe e la mano destra ma, nonostante questo handicap, è diventato un fuoriclasse in questa disciplina. – Ho fatto tanto ospedale, sono entrato in una comunità per disabili di Tangeri, ho visto che molti ospiti giocavano a pallacanestro in carrozzina e ho imparato anch’io: ho provato tante volte a tirare, finché ho cominciato a toccare il ferro e a fare canestro. Ho iniziato a giocare, ho vinto coppe e campionati; dal 2004 al 2006 ho militato nel campionato spagnolo e poi sono arrivato in Italia, giocando a Treviso, Roma, Padova, ancora Roma, Cantù e ora di nuovo a Padova. Dal 2011 sono stato convocato anche dalla nazionale italiana con cui ho disputato quattro Europei, due Mondiali e una Olimpiade. –

Diverso, ma non meno difficile, è stato il percorso del senegalese Saliou Diene, 29 anni, il pivot della squadra. – Io non ho avuto il tempo di camminare: a 4 anni sono stato colpito dalla poliomielite. Da lì ho cominciato a muovermi con il bastone; da noi non c’era la possibilità di avere sedie a rotelle o stampelle. A 18 anni mi sono iscritto in un centro per disabilità fisiche, dove ho iniziato a svolgere il lavoro di calzolaio e a giocare nella squadra di basket in carrozzina. Nel 2013 sono arrivato in Italia e ho fatto la serie B, sono stato tre stagioni in Svizzera, poi sono tornato in Italia dove ho esordito in serie A, e da quest’anno sono a Padova –.

Il momento più intenso della mattinata è stato quando i ragazzi hanno chiesto ai due atleti come lo sport li abbia aiutati a superare il loro handicap. – Lo sport mi ha aiutato a superare i tanti problemi e sofferenze che avevo per la mia disabilità – ha detto Saliou – Ti abitua ad affrontare le difficoltà, anche della vita, a dire “ce la devo fare”, sempre e comunque !! I primi mesi dopo l’incidente sono stati difficili – ha proseguito Ahmed – vedi gli altri bambini che corrono e saltano…, ma poi capisci che puoi riuscirci anche tu… ho corso con la carrozzina e anche per terra… E’ dura, ma devi accettarlo. Per essere sportivi basta pensare a come sono i bambini, che quando corrono spensierati.. in fondo in fondo..stanno facendo sport. –

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