Un Veneto senza neve sta chiudendo la stagione sciistica in chiaroscuro. “Non è stata una delle stagioni migliori, nonostante l’immane sforzo dei gestori degli impianti per tenere aperte le piste, davvero encomiabile, abbiamo perso la clientela extra sci: i turisti che si dedicano allo scialpinismo e alle passeggiate con le ‘ciaspe’. Nonostante manchino ancora dati ufficiali, sicuramente registreremo un calo rispetto a gennaio-febbraio 2015”, spiega all’Adnkronos Walter De Cassan, presidente Federalberghi di Belluno.
“La mancanza assoluta di neve ha giocato un ruolo decisivo nell’assenza dei turisti italiani, e a differenza dell’anno scorso, quest’anno non ha mai nevicato qui sulle Dolomiti venete e trentine, mentre ad Ovest la neve c’era e in abbondanza – spiega De Cassan – così i turisti italiani sono mancati, a differenza di quelli provenienti dai Paesi dell’Est Europa: polacchi e cechi in primis, e inglesi”.
Sulla stessa linea il presidente di Federalberghi Cortina, Gianluca Lorenzi che spiega: “Non è stata una delle stagioni più rosee, nonostante gli sforzi importanti per assicurare la neve artificiale. I turisti italiani risentano ancora della crisi, e quindi dobbiamo contare sempre sugli stranieri che continuano a vedere Cortina come una delle mete privilegiate per il turismo invernale sugli sci”. E, comunque la stagione non è ancora finita: “a Cortina un terzo degli alberghi è ancora aperto e al Faloria rimarranno aperti fino a Pasqua, il 18 aprile”.
fonte Adnkronos