Saldi, in Veneto partono bene ma senza il “botto”

Saldi in Veneto: non c’è stato il ‘botto’, ma in molti negozi si è registrata una tendenza positiva rispetto all’anno scorso. Lo dice Giannino Gabriel, presidente della Federazione Moda Italia di Confcommercio Veneto. “Sabato e domenica, complice forse la temperatura più fresca, c’è stato un lieve incremento della clientela – spiega Gabriel – A esclusione delle città d’arte, che fanno storia a sé e dove l’avvio dei saldi è andato molto bene, si sono registrate performance in leggero rialzo sul 2016”.

“Iniziative come gli happy friday o le ‘notti bianche’ che dir si voglia – aggiunge Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto – sono andate molto bene, ma non hanno fatto da traino per l’esordio ufficiale del sabato. Il fatto è che la fiducia delle famiglie è ancora ‘ingessata’, soldi ce ne sono pochi. Ad ogni modo confidiamo nei prossimi fine settimana: il banco di prova, di solito, è il secondo weekend e i conti comunque si fanno alla fine: c’è ancora tempo fino al 31 agosto, quando i giochi si chiuderanno”.

Intanto l’Ufficio Studi di Confcommercio stima che la spesa media di ogni famiglia per l’acquisto di capi di abbigliamento e calzature sarà di 230 euro. Nella nostra regione il dato sarà compreso fra i 90 e i 100 euro a persona.

Se un tempo i saldi erano ancorati a date e modalità ben definite, oggi subiscono gli effetti di variabili non indifferenti, come l’ascesa dell’e-commerce e le anticipazioni delle grandi catene e dei potenti monomarca (ma non solo), pratiche che Giannino Gabriel definisce “Intollerabili e scorrette, almeno finché esistono una legge e un calendario”.

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