Pfas, l’opposizione attacca Zaia: “Limiti andavano fissati 4 anni fa”

“Il Presidente Zaia ha ben poco da fare la vittima. Il suo annuncio di abbassare ora, solo ora, i limiti sulle acque potabili, è l’ennesimo proclama: piagnone nei confronti del Governo e ruffiano nell’ottica autonomista”. Sono le parole della Consigliera regionale Cristina Guarda (Lista Alessandra Moretti Presidente) che aggiunge: “In realtà sono anni che da più parti viene chiesto alla Giunta regionale questo abbassamento. Lo chiede da inizio legislatura l’opposizione e la mia battaglia lo testimonia. Lo chiede ora, ma lo indicava già lo scorso anno, lo stesso Ministero nei confronti del quale ora Zaia gioca a fare il provocatore. E sono anni che i gestori del servizio idrico, malgrado la Regione sia passiva, fanno di tutto per ottenere nei fatti l’abbassamento dei valori”.

Andrea Zanoni

“Zaia sui Pfas si sveglia solo adesso, decidendo di abbassare i limiti dopo ben quattro anni. Meglio tardi che mai, però in questo caso si interviene a buoi già scappati”. Aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni. “Sono affermazioni sorprendenti- continua l’esponente dei Democratici –  e viene da chiedergli dov’è stato finora, chi era il Presidente del Veneto. È infatti dal 4 giugno 2013 che la Regione, grazie al Ministero dell’Ambiente, conosce la disastrosa contaminazione da Pfas, mentre dal 30 settembre dello stesso anno, grazie ad Arpav, sono note dimensione, proporzione e diffusione dell’inquinante. Quindi la ‘latitanza’ non è dovuta né a ignoranza né a mancanza di tempo. Più probabilmente alla volontà”.

“Nel frattempo però – continua il Vicepresidente della Commissione Ambiente – per colpa di questa inerzia, centinaia di migliaia di cittadini, ragazzi e bambini compresi, hanno continuato a bere acqua con conseguenze per la salute ad oggi ancora poco chiare”.