Patto tra Regione e Federdistribuzione contro gli sprechi alimentari

Il Veneto è regione ‘laboratorio’ nel contrasto agli sprechi e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari in chiave solidaristica. Con il protocollo sottoscritto oggi a Venezia tra la Regione, rappresentata dagli assessori al Sociale e allo Sviluppo economico, e Federdistribuzione, il ‘sindacato’ della Grande distribuzione organizzata, con la controfirma di Banco Alimentare, Federalimentare e Unione Consumatori,  nasce una ‘filiera’ perché il cibo non debba mai finire nella spazzatura. Alla firma l’intesa istituzionale che dà il via ad progetto organico di educazione alla solidarietà e di recupero delle eccedenze alimentari è intervenuta anche l’on. Maria Chiara Gadda, relatrice della legge 166/2016 che sburocratizza, incentiva e agevola le donazioni di alimenti.

Il Politecnico di Milano ha calcolato in 5,6 tonnellate l’ammontare delle eccedenze alimentari annue nella penisola, delle quali solo 480 mila riescono ad essere recuperate e utilizzate. Ogni italiano, infatti, spreca ogni anno almeno un quintale di cibo, e solo l’8,6 per cento viene recuperato per l’alimentazione umana. Il resto è spreco.

Il Protocollo mira a promuovere iniziative informative, formative e di raccordo di filiera nel quadro del programma europeo “Life-Food.Waste.StandUp”, finanziato dall’Unione europea. Sono coinvolte 20 mila imprese alimentari, 12 mila punti vendita e le associazioni dei consumatori, la rete degli enti e associazioni del terzo settore che si occupano di solidarietà e sostegno ai più poveri: l’obiettivo è aumentare almeno del 10 per cento il recupero di derrate alimentari da redistribuire in funzione sociale.

Il Veneto è la prima regione in Italia a diventare partner istituzionale del progetto, in virtù della propria consolidata storia ed esperienza in materia di Banco Alimentare, Empori della solidarietà e restituzione di una ‘seconda vita’ al cibo non consumato.

“Il Veneto investe da anni nel circuito virtuoso della ‘seconda vita’ del cibo, con gli ‘empori della solidarietà’, iniziative sperimentali nate sul modello del Banco Alimentare di Verona – ha messo in evidenza l’assessore regionale ai Servizi Sociali – La Regione, con la legge 11 del 2011, ha anticipato le iniziative per il recupero delle eccedenze e sostiene – con propri contributi –  una rete capillare di 16 empori della solidarietà che assiste oltre 133 mila persone.  Una rete che la Regione sostiene e intende potenziare anche con un apposito provvedimento che adotteremo la settimana prossima”.

“Ogni anno 12,6 miliardi di euro, il 15,4% del totale dei consumi alimentari, viene buttato – ha spiegato Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione – Numeri impressionanti che vanno imputati a tutti gli attori della filiera: produzione, industria di trasformazione, distribuzione e consumatori, a cui spetta la parte più rilevante dello spreco. Da anni ormai le imprese della distribuzione sono impegnate in programmi di recupero delle eccedenze con accordi con onlus e associazioni di solidarietà, tuttavia siamo convinti che si possa fare ancora di più. Federdistribuzione ha scelto di cominciare ad attuare il progetto ‘Food’ del programma europeo Life partendo da una realtà dove le donazioni in funzione sociale sono già una realtà”

 Il progetto europeo LIFE-Food.Waste.StandUp, mette in moto un milione e mezzo di euro (per il 60% di fonte comunitaria) coinvolgendo tutta la filiera su scala nazionale, dall’industria alimentare al consumatore finale, per una corretta valorizzazione del cibo in tutte le sue fasi, il contrasto agli sprechi e la redistribuzione delle eccedenze.

In Veneto il progetto sosterrà campagne informative nei punti vendita, nelle scuole e nei media, azioni di formazione nelle aziende, campagne di sensibilizzazione nei comuni e nelle scuole e verso i consumatori finali, per promuovere corretti abitudini nella spesa e nella fruizione di mense e ristorazione collettiva e aiutare le aziende a dotarsi di linee guida per una migliore gestione delle eccedenze. Partner del progetto sono il Banco Alimentare, che redistribuisce ogni anno in Veneto 67 mila tonnellate di derrate garantendo ad oltre 100 mila persone in media 40-60 kg l’anno di spesa gratis, gli Empori della solidarietà, le associazioni del volontariato organizzato (dalla San Vincenzo alla Croce Rossa),  marchi storici della grande distribuzione come Despar, Famila, Cash&Carry, Emisfero, A&O, i comuni capoluogo, Arpav, l’università di Venezia.