Insegnanti non laureati, Donazzan incontrerà la ministra Fedeli

Sulla vicenda dei docenti diplomati ma non laureati, assunti con riserva sulla base di precedenti sentenze del Consiglio di Stato e ora a rischio di licenziamento dopo l’ultimo pronunciamento del dicembre scorso, le Regioni chiedono al ministero dell’Istruzione di essere protagoniste del confronto istituzionale e di partecipare alle possibili ipotesi di soluzione. L’assessore regionale del Veneto Elena Donazzan incontrerà personalmente il ministro Valeria Fedeli sabato 27 a Mestre, al convegno che la Cisl ha organizzato al centro Candiani sul tema “Veneto, per una scuola di serie A, aperta, autorevole e autonoma”. E, in quell’occasione, oltre a fare riferimento alla richiesta comune sottoscritta con i colleghi delle altre regioni e a confrontarsi su come potrà essere la scuola ‘nell’autonomia’, formulerà al ministro la  propria proposta sui docenti assunti senza laurea.

“Gli assessori regionali all’Istruzione, formazione e lavoro, riuniti nella nona commissione della Conferenza delle Regioni – ricapitola l’assessore alla scuola della Regione Veneto –  hanno sollecitato il ministro Fedeli e il sottosegretario Vito De Filippo ad un confronto urgente, offrendo la totale disponibilità a collaborare con il ministero per individuare le vie possibili per dare una soluzione equa all’intricata vicenda e garantire in serenità la continuità dell’anno scolastico”.

“Proporrò al ministro – anticipa l’assessore – di non lasciare al prossimo governo la soluzione, ma di trovare immediatamente la risposta che dovrà tener conto dell’effettivo insegnamento avvenuto in un arco temporale, che potrebbe essere quello dei 36 mesi già normalmente definito nelle normative comunitarie, nonchè dei diritti acquisiti con i titoli, non solo la laurea, ma anche i concorsi”.