Uova e asparagi per il 25 aprile. Oltre 600 agriturismi domani li serviranno a tavola

Bianchi, verdi e persino viola.  Il Veneto offre il meglio della produzione di asparagi. A cominciare dalle primizie di Bibione (Ve) e Pernumia con Conche nel padovano fino a Cimadolmo e Badoere nel trevigiano, ancora Bassano (Vi) e addirittura ad Arcole nel veronese, tolti quelli selvatici, sono coltivati in quasi tutte le province venete.

Per questo gli operatori agrituristici li hanno scelti per le ricette base della festa del 25 aprile, tanto che non mancheranno nelle tavole imbandite di oltre 600 aziende che si preparano ad accogliere turisti e famiglie che hanno scelto di trascorrere la festa della liberazione in campagna. Coldiretti ne stima 800 mila già in viaggio per raggiungere le  23 mila mete rurali situate lungo la penisola. Si tratta di realtà attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.

Nel menù – assicura Diego Scaramuzza l’grichef veneziano presidente regionale e nazionale di TerraNostra – non mancheranno gli ortaggi del momento, celebrati anche in manifestazioni popolari dedicate e disseminate su tutto il territorio. Dall’antipasto con le uova sode al risotto con le punte, oppure fritti, anche crudi e conditi, insieme ai salumi negli involtini gli asparagi si prestano ad essere preparati in molte versioni. E’ il nostro modo di onorare un prodotto che è il vanto della professionalità contadina e della bontà in cucina”.

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