Sequestro materiali SPV, Guarda: “Fare chiarezza il prima possibile, per la sicurezza di cittadini, lavoratori e futuri fruitori”
Redazione20 Novembre 2021Cronaca, Infrastrutture, VenetoCommenti disabilitati su Sequestro materiali SPV, Guarda: “Fare chiarezza il prima possibile, per la sicurezza di cittadini, lavoratori e futuri fruitori”
Ai primi di luglio ci fu il sequestro della galleria che fa parte del nuovo tratto autostradale della Pedemontana tra Malo e Castelgomberto. La Procura di Vicenza bloccò i lavori dopo aver accertato l’utilizzo di materiali scadenti e, di conseguenza, il rischio per i cittadini una volta in transito in quella direzione.
La notizia del blitz dei carabinieri e l’acquisizione di documentazione sulla tratta compresa tra Malo e Castelgomberto suscita le reazioni dei cittadini e del mondo politico. Ad intervenire sull’argomento è la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda.
“È un tratto della SPV e un tema, quello della sicurezza e dei materiali, sul quale abbiamo più volte chiesto trasparenza e verifiche anche alla Regione, nella scorsa legislatura: sapere di ulteriori indagini della procura ci fa sperare di avere, finalmente, di avere risposte chiare ai nostri timori”.
“Il tratto della SPV Malo-Castelgomberto – prosegue la Guarda – è stato più volte al centro di polemiche e indagini, tra crolli e incidenti mortali, notizie di uso di materiale non certificato o di cemento non qualitativo, disagi e inquinamenti. Ora è necessario fare chiarezza, verificando se i lavori siano stati svolti correttamente e in modo conforme: c’è in gioco la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e dei futuri fruitori della strada a pagamento più costosa d’Italia.
Purtroppo la realizzazione di quel tunnel è costata la vita di un operaio a causa di un grave incidente. Gli inquirenti hanno poi espresso dubbi sulla congruità tra i materiali utilizzati e quanto invece descritto nella relativa documentazione. Assieme ad alcuni colleghi, fin della scorsa legislatura, ho già portato numerose volte tali questioni all’attenzione del Consiglio regionale, presentando anche un esposto alla competente Procura della Repubblica. .
Spero di cuore – conclude la consigliera -che queste ulteriori indagini riescano a dare adeguate risposte a tutti noi, ma che aiutino anche a rispondere alle richieste di rispetto delle norme di sicurezza e la necessità di trasparenza avanzate ormai da anni dai comitati e dalle famiglie che pagano duramente le conseguenze dei cantieri della SPV.”
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