In 160 tra studenti, maker, scienziati, designer, imprenditori e appassionati di scienze e tecnologia, suddivisi in 18 squadre, si sono dati battaglia per 48 ore in occasione dello SpaceApps Challenge della Nasa per la prima volta a Vicenza. Organizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con il Consolato Generale degli Stati Uniti di Milano, Confartigianato Vicenza e la Fondazione Studi Universitari di Vicenza, il singolare hackathon si è svolto sabato 29 e domenica 30 aprile nella sede dell’Università cittadina.
Una sfida davvero stimolante che aveva come obiettivo progettare applicazioni e soluzioni sul tema “Scienza della Terra”, declinato in cinque categorie: “The Earth and Us”, “Planetary Blues”, “Warning! Danger Ahead!”, “Our Ecological Neighborhood”, “Ideate and Create!”.
In palio, ai primi tre classificati, un premio in denaro rispettivamente di 1.300, 1.000 e 700 euro, offerto dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano.
Non solo: i primi due premiati saranno ora ammessi alla selezione globale della NASA che individuerà (dopo circa un mese) i vincitori mondiali per ciascuna challenge, mentre il team che si e’ aggiudicato il favore del pubblica di Vicenza partecipera’ alla selezione globale della NASA per la categoria People’s Choice.
Per i vincitori della global challenge a livello mondiale, ci sara’ l’opportunità di assistere ad un lancio della NASA negli Stati Uniti.
Insomma, gli stimoli per mettercela tutta non sono mancati e così, alle fine di 48 ore davvero impegnative, e dopo una illustrazione dei propri progetti rigorosamente in inglese, sono stati proclamati i vincitori.
Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la squadra SHC (composta da quattro studenti dell’Istituto Rossi) con il progetto di un’applicazione per la segnalazione degli incendi boschivi; al secondo posto il team Food Engineers (composto da sei studenti delle universita’ di Padova e Vicenza) con un’applicazione per la vendita di prodotti ortofrutticoli con controllo sulla freschezza degli alimenti; mentre il gruppo vDev (composto da un programmatore e due studenti universitari di Trento) si è aggiudicato il terzo posto.
I progetti realizzati nel corso dell’hackathon sono stati valutati da una giuria composta dal Console per la Stampa e la Cultura presso il Consolato USA di Milano, Christopher Wurst, e dai rappresentanti del Comune di Vicenza, di Confartigianato Vicenza e della Fondazione Studi Universitari di Vicenza, più tre esperti internazionali sui temi scelti dai primi due classificati.
Il team Trackers è stato invece selezionato dalla giuria popolare composta da tutti i partecipanti dell’evento vicentino.
“Indipendentemente da chi ha vinto l’hackathon – ha dichiarato il Console per la Stampa e la Cultura Christopher Wurst nei suoi cenni di chiusura della due giorni vicentina – siete tutti vincitori per il fatto di aver partecipato, aver lavorato tutta la notte per completare i vostri progetti, aver collaborato e generato idee e soluzioni incredibili, come si e’ visto dalle vostre presentazioni finali. Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano è entusiasta di esser stato parte di questo grande evento: la prima edizione di NASA Space Apps Challenge a Vicenza. Siamo orgogliosi di tutti voi!”
Si è chiusa così la prima edizione vicentina dello SpaceApps Challenge, il più grande hackathon mondiale promosso e organizzato dalla NASA che si è svolto contemporaneamente in 200 città di tutto il mondo.