Armi alla polizia locale con le risorse per l’accoglienza, scoppia la polemica

Hanno fatto scoppiare un caso le dichiarazioni dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Vicenza Dario Rotondi apparse sui media locali, in merito all’utilizzo di una parte delle risorse destinate all’accoglienza dei richiedenti asilo per l’acquisto di nuove armi per la Polizia Locale.

Molto critica la Cgil vicentina, che per bocca della segretaria generale della Funzione Pubblica Giulia Miglioranza, fa sapere: “Come può l’Assessore decidere di utilizzare risorse di provenienza statale per fini diversi da quelli per cui sono state destinate, vale a dire per promuovere azioni ed interventi destinati all’accoglienza dei migranti?”

Giulia Miglioranza – FP Cgil

“Ci poniamo una domanda rispetto alla legittimità di una simile operazione” prosegue Miglioranza, “ma, ancor più, riteniamo che una simile scelta trasmetta un messaggio per noi fuorviante e non condivisibile. Se di vera integrazione si vuol parlare, infatti, serve che le risorse a ciò destinate vengano utilizzate per interventi di politiche sociali volte a favorire l’accoglienza e promuovere l’integrazione, non invece per trasmettere messaggi che vanno verso un’idea di militarizzazione del territorio e che poco hanno a che fare con la legittima esigenza dei cittadini di vedere attuate misure idonee a garantire la loro sicurezza”.

Per quanto riguarda le dotazioni in possesso della Polizia Locale, la Cgil fa sapere che da tempo le Organizzazioni Sindacali nel sollecitano l’adeguamento, non solo per quanto riguarda le armi, ma per tutte le strumentazioni necessarie a garantire ai lavoratori e alle lavoratrici di operare in sicurezza. Per questo si chiedono investimenti costanti nel tempo, “non iniziative a spot che hanno molto il sapore dell’annuncio ad effetto”.