Bonus giovani 2018, per Apindustria Vicenza “Misura inconsistente”

Il presidente di Apindustria della sezione vicentina Flavio Lorenzin risponde senza mezzi termini in merito all’annuncio del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sugli incentivi per i lavoratori under 29.

«Per assumere nuovi giovani non servono piccoli incentivi periodici ma riforme strutturali». Così Flavio Lorenzin, Presidente di Apindustria Confimi Vicenza, replica all’annuncio del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che intende applicare sgravi contributivi nei prossimi due anni per chi assume lavoratori under 29.

Secondo il rappresentante delle imprese manifatturiere vicentine la strada scelta dal Governo per frenare la disoccupazione giovanile è quella sbagliata: «L’idea di un bonus rappresenta un annuncio politico – spiega Lorenzin – oltre che una misura debole, non determinante per giustificare l’investimento di nuove risorse in forza lavoro. Come dimostrano i dati positivi sull’occupazione nei primi mesi del 2017, se le nostre imprese hanno commesse da evadere e lavoro da assegnare assumono senza problemi. Non servono quindi incentivi modesti e di breve durata, ma interventi di ampio respiro per imprimere una forte accelerazione alla ripresa economica, facendo ripartire il mercato interno e rendendo strutturalmente più competitive le nostre imprese e quindi anche i nostri prodotti».

La ricetta per favorire nuove assunzioni è allora la stessa che Apindustria Confimi Vicenza propone ormai da anni al mondo politico e istituzionale, fatta di interventi di primaria importanza che molto spesso non hanno trovato riscontro: «Come ribadito più volte, servono interventi concreti – insiste Lorenzin – a partire da un grande piano industriale per rimettere al centro l’impresa e il settore manifatturiero, che si traducono, per fare alcuni esempi, in una semplificazione dei procedimenti burocratici, una riduzione sostanziale  e permanente del costo del lavoro, un minore costo dell’energia gravata da tassazioni assurde, una maggiore certezza e puntualità nella riscossione dei pagamenti. Per dare lavoro – conclude il Presidente – le imprese hanno bisogno di una rinnovata fiducia nei mercati e una maggiore competitività del Sistema-Paese; le aziende manifatturiere chiedono al Governo di sostituire degli incentivi inconsistenti e di facciata con politiche più coraggiose, sostanziali e lungimiranti».