Anche a Vicenza le famiglie residenti in città con almeno 3 figli minori e un Isee fino a 30 mila euro potranno chiedere la Carta della famiglia, una card per ottenere sconti e riduzioni tariffarie sull’acquisto di alcuni beni e servizi concessi da una serie di soggetti pubblici e privati aderenti all’iniziativa.
Le agevolazioni potranno essere praticate su molti beni e servizi: dagli alimentari ai medicinali, passando per le bollette di luce e acqua, soggiorni alberghieri e corsi di formazione sulla base delle disponibilità di commercianti ed enti gestori.
Lo ha stabilito oggi la giunta, dando il via libera alla predisposizione di un avviso rivolto a commercianti locali per raccogliere eventuali manifestazioni di interesse a diventare «Amico della famiglia», nel caso di applicazione di sconti pari o superiori al 5 per cento rispetto al normale prezzo di listino, o «Sostenitore della famiglia», con agevolazioni pari o superiori al 20 per cento.
“Si tratta di un nuovo strumento proposto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che vedrà il Comune parte attiva nel promuovere la solidarietà della comunità locale verso alcune famiglie del territorio – ha spiegato l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala –. Già due anni fa avevamo promosso il progetto “Insieme si può”, con l’obiettivo di sostenere nei quartieri le persone con maggiori fragilità familiari. Questa carta si rivolge, invece, a tutta la cittadinanza, sarà rilasciata gratuitamente, senza dover presentare l’Isee, che sarà scaricato dal portale dell’Inps, e avrà validità biennale”.
I benefici attivabili, sulle base delle disponibilità che saranno raccolte, potranno essere sconti applicati sull’acquisto di determinati beni e servizi; applicazione di condizioni particolari per la fruizione di servizi;riduzioni tariffarie.
Le agevolazioni saranno attivate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ma anche da Regioni ed enti locali, stipulando convenzioni con soggetti pubblici e aziende, e copriranno le principali aree di spesa di una famiglia-tipo: alimentari, prodotti per la pulizia personale e della casa, libri e sussidi didattici, farmaci, abbigliamento, bollette delle utenze domestiche, tassa rifiuti, biglietti dei mezzi pubblici, accesso a musei e spettacoli, iscrizioni a centri sportivi ma anche soggiorni in alberghi, ingressi al ristorante, corsi d’istruzione e formazione professionale.
Enti e attività commerciali informeranno della propria adesione all’iniziativa.