Vicenza, nel complesso di San Biagio nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate

Firmato l’accordo per la realizzazione del nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate nel centro di Vicenza. L’operazione permetterà di  concentrare all’interno del complesso di San Biagio gli uffici dell’Agenzia delle Entrate attualmente dislocati in vari punti della città, consentendo un risparmio complessivo per lo Stato di oltre 1 milione di euro,  grazie alla chiusura di tre locazioni passive.

Hanno sottoscritto oggi l’intesa che definisce le modalità per la realizzazione del progetto, Achille Variati, Sindaco di Vicenza, Roberto Reggi, Direttore generale dell’Agenzia del Demanio, Corrado Azzollini, Direttore del Segretariato Regionale Veneto MiBACT e Pierluigi Merletti, Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Veneto.

Achille Variati – Roberto Reggi

Il complesso immobiliare di San Biagio, che attualmente versa in stato di abbandono, è composto dall’ex Carcere giudiziario, di proprietà statale e in assegnazione al MiBACT, e per la restante parte dall’ex Convento, di proprietà comunale.  Il progetto di valorizzazione del bene prevede che, una volta terminate le attività tecniche e amministrative condivise nel protocollo, tutto il complesso venga acquistato e rifunzionalizzato con fondi dell’INAIL per poi essere destinato all’Agenzia delle Entrate che lo utilizzerà come sede dei propri uffici.

“La mia amministrazione – ha aggiunto il sindaco di Vicenza Achille Variati – in questi dieci anni ha sempre cercato di favorire la rigenerazione urbana, che recupera i luoghi dismessi, anziché puntare a nuove edificazioni. Oggi, in piena sintonia con questa nostra visione, diamo il via a un’operazione virtuosa, davvero significativa per la città e il suo prezioso patrimonio. Passando idealmente il testimone al mio successore, auspico che San Biagio possa tornare a vivere non solo di giorno, con gli uffici delle Entrate, ma anche di sera, grazie a piccole presenze commerciali e artigianali, una piazza e una sala conferenze per la città. Infine una suggestione: perché non estendere il recupero all’ansa del Bacchiglione, con un attracco per un piccolo battello turistico destinato al collegamento fluviale tra il centro storico e il Parco della Pace? Dopo la paura dell’alluvione, dopo l’epoca dei lavori per la messa in sicurezza degli argini, è giunto il tempo della valorizzazione del nostro bellissimo fiume”.

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