A “Una vita…in gioco”, Beatrice Filippin racconta passato, presente e futuro

 

L’obiettivo è chiaro, vincere e conquistare la A2. Ma per Beatrice Filippin il futuro è un libro tutto da scrivere, non solo in campo.
Ha da poco spento 25 candeline, laureata e prossima alla specializzazione dopo un percorso di studi che non l’ha mai distolta dallo sport.

Ha iniziato giovanissima grazie alla spinta fondamentale del padre e, dopo aver provato varie discipline, ha accettato di provare il volley. E’ stato amore a prima vista tanto da non smettere più.

Gli esordi nella formazione del paese, Paderno Del Grappa, per poi passare al San Donà e da qui il primo salto in B2 con Orago dove ha vissuto una stagione con molte delusioni sportive ma che è risultata fondamentale per formare quella tempra che oggi è una qualità innegabile. Ha indossato anche la casacca azzurra della Nazionale italiana per alcuni meeteng che le hanno permesso di assaporare la purezza di uno sport che, pian piano, stava diventando sempre più suo. Dopo quattro stagioni a Trento, tra Ata e Argentario è passata all’Anthea Vicenza divenendo una forte centrale con spiccate doti a muro. Oggi Beatrice pensa al suo futuro, crearsi una famiglia e viaggiare sono due obbiettivi a lungo termine ora c’è da conquistare la promozione in A2 con Vicenza e tutto il resto può aspettare.