Brave, belle e un po’ ingenue. Ma la gogna mediatica ha rotto le scatole

Brave, belle e un po’ ingenue. Le pallavoliste dell’Usd Altair hanno deciso di festeggiare la loro vittoria e promozione in serie D con una foto in cui posano senza mutandine e con i palloni a coprire le parti intime.

Certo, una goliardata, come l’ha definita la società. Ma un po’ di ingenuità c’è stata, perché ormai lo sa anche anche un bambino che queste goliardate, quando finiscono sul web, danno la stura ad un mare di commenti rivoltanti da parte di ometti repressi che si nascondono dietro una tastiera. Strumentalizzazioni, battute da bar o da caserma. Tutto ripreso su quotidiani e siti d’informazione nazionali. Qualcuno su Facebook ha anche cercato di capire il senso di questa foto: ne sono scaturite discussioni con critiche, attacchi e difese sul tema della parità tra uomo e donna. Ma quando poi finisci nel mirino di Libero sai di poterti aspettare di tutto tranne il rispetto. Infatti sul sito del quotidiano milanese la foto è accompagnata dal solito titolo indegno: “scatta il porno, le pallavoliste mostrano la patonza”. A toccare il fondo ci si mette davvero un attimo.

Tutto questo ha poi spinto il direttivo della società ad esprimere la sua solidarietà alle atlete: «Il risultato di un gesto goliardico – ha scritto la società — è apparso superiore all’immensa impresa sportiva di ragazze che sono esempio di passione, serietà e impegno. La società è per questo solidale con la squadra e ritiene che strumentalizzare questo gesto significhi non dare merito all’unica cosa che conta davvero cioè il risultato ottenuto. Chi ha vissuto e vive l’Altair può capire il valore di certe vittorie e anche il perché di questo gesto goliardico».

Quindi brave ragazze, per i vostri traguardi sportivi. La goliardata, un po’ di ingenuità e di ricerca di visibilità ci sentiamo di difenderle (siete giovanissime d’altronde). Ma la solita triste, petulante e meschina gogna mediatica ha ormai davvero rotto le scatole.

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