Sull’accordo pubblico-privato relativo all’area meglio nota come “Area Pengo”, inserita all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale a Bassano del Grappa e dove dovrebbe sorgere un nuovo centro commerciale da 8mila mq, è muro contro muro tra Confcommercio Bassano e sindaco Riccardo Poletto.
“Non possiamo che ribadire – scrive il presidente dei commercianti bassanesi Paolo Lunardi – come dati, studi, progetti di riqualificazione, indici di equilibrio abbiano messo da tempo in evidenza l’enorme squilibrio esistente nell’hinterland bassanese tra domanda ed offerta commerciale. In particolare è stata rilevata la grande sproporzione tra le superfici occupate dalle strutture di vicinato e quelle ben maggiori gestite dalla grande distribuzione organizzata”. Per Confcommercio Bassano l’insediamento di centri e parchi commerciali è la causa di un “progressivo processo di desertificazione del centro storico di Bassano, ben rilevato anche nel progetto di riqualificazione commerciale implementato grazie al supporto degli uffici di pianificazione urbana di Confcommercio Nazionale.
Lunardi fa notare le conseguenze della crisi degli ultimi anni: “viabilità in crisi (specie nei fine settimana), ambiente e territori deturpati per lasciare spazio a cattedrali di cemento, negozi di vicinato costretti a chiudere, livelli occupazionali bassi e posti di lavoro quanto mai precari ed instabili, vetrine chiuse e abbandonate al degrado ed alla sporcizia ed un centro storico di giorno in giorno meno sicuro e meno frequentato”.
Il presidente di Confcommercio Bassano entra poi nel merito dei possibili sviluppi futuri: “Noi, non staremo fermi a guardare – afferma Paolo Lunardi -. Non possiamo accettare che una nuova Grande Struttura di Vendita trovi ora spazio lungo via Capitelvecchio”. Per questo l’Associazione è pronta “ a controllare ogni passaggio con i nostri tecnici in tutti i tavoli, dalla Valutazione di Impatto Ambientale agli studi di sostenibilità e sulla viabilità perché ormai delle sole carte, di quei tabulati polverosi che da anni ci vengono decantati come il Piano Mar o la bretella che passando per Cassola finisce direttamente in Valsugana…. non ci fidiamo più. Ognuno deve fare la sua parte – conclude il presidente mandamentale -, con coscienza e rispetto, perché alla fine il conto da pagare arriva inesorabile e quello che oggi Bassano sta pagando per le tante “scelte” sbagliate , è già sin troppo caro”.
In serata risponde con una nota il sindaco Riccardo Poletto, che ribadisce di “comprendere le preoccupazioni dei commercianti del centro storico”, ma precisa: “L’accordo approvato dal Consiglio comunale non prevede l’autorizzazione a nuove superfici commerciali, ma solo la riqualificazione e la ricomposizione di superfici già esistenti: non ci sono quindi né consumo di suolo né cambiamento della destinazione urbanistica già in essere, che rimane industriale/commerciale. Il cambiamento prevede la riduzione della superficie complessiva edificata da circa 10.000 a circa 8.000 metri quadrati. In questo modo si impedisce anche l’ulteriore sviluppo di nuove superfici per il futuro (che potenzialmente potrebbero arrivare per diritto a più di 14.000 metri quadrati) e si riduce il numero degli ingressi all’area dalla strada (tenuto conto del fatto che ogni ingresso è potenzialmente un problema), che passano da due a uno con la creazione di una corsia di decelerazione interna nell’area privata”.
“Si tratta dunque” continua il primo cittadino bassanese, “in tutto e per tutto, della riqualificazione di una zona della città particolarmente importante, collocata lungo uno degli ingressi principali di Bassano a sud del centro storico, che oggi non rappresenta di certo il migliore biglietto da visita per la nostra città.
Allo stesso tempo rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro impegno a lavorare e a collaborare – così come abbiamo fatto con l’ufficio di pianificazione urbana di Confcommercio Nazionale citato dal Presidente Lunardi – con Confcommercio e con tutti coloro che vivono, operano ed hanno idee per valorizzare il centro storico della nostra città.