Dopo la folgorante vittoria al Premio Scenario 2013 e la conquista dei palcoscenici nazionali con “Mio figlio era come un padre per me”, i fratelli Marta e Diego Dalla Via venerdì 26 febbraio alle 21 saliranno sul palco del teatro Astra per presentare in prima nazionale “Drammatica elementare”.
L’appuntamento fa parte di “Terrestri 15/16”, rassegna del contemporaneo, curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per l’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza, con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza,Circuito Teatrale Arteven e Askoll.
Originari di Tonezza del Cimone sulle montagne vicentine, i Dalla Via si definiscono “un’impresa famigliare che costruisce storie”; in realtà sono una delle formazioni più brillanti della nuova generazione teatrale.
Il loro spettacolo sta facendo registrare all’Astra il terzo tutto esaurito della stagione.
Scritto e interpretato da Marta e Diego Dalla Via con la direzione tecnica di Roberto Di Fresco, lo spettacolo è prodotto in collaborazione con La Piccionaia e sbarca a Vicenza dopo la calorosa accoglienza della critica in occasione della presentazione in forma di studio, lo scorso agosto, nell’ambito di B.Motion – Operaestate festival di Bassano. “Drammatica elementare” è uno spettacolo in cui le parole costruiscono il mondo; un nuovo, dissacrante abbecedario contemporaneo in forma di racconto: c’erano una volta la A di ape, la B di barca, la C di casa, e via così fino alla Z di zebra. I fratelli Dalla Via hanno cambiato queste regole: la A è di Attacco all’America, la G di Grande Guerra, la M di Merenda Macrobiotica…
Sabotando il Devoto – Oli, il Sabatini – Coletti e il Castiglioni – Mariotti, Marta e Diego hanno scritto una favola scolastica che racconta il loro desiderio di giocare con la “materia prima” parola. Nasce, così, un esperimento di ludo-linguistica che si arrampica su una struttura di tautogrammi e acrostici, per un viaggio dentro l’evoluzione del lessico che ne esalta la forza ritmica e contenutistica.
“Ci ha ispirato il fatto di pensare che un dizionario contenga tutta una lingua, ma che da solo non basti per possederne i meccanismi – commentano i Dalla Via -. Ci ha travolti pensare al potere delle parole e a come queste possano mutare pensieri e dna sociale, non solo di un singolo ma di una comunità. Noi siamo quello che parliamo, e le nostre parole sono la nostra casa. Che cosa succede quando una nuova parola entra nella nostra vita, spesso a scapito di un’altra?”
“J e W della città di K”, recita il sottotitolo dello spettacolo, evocando i due fratelli gemelli protagonisti del capolavoro di Agota Kristof.
“Sappiamo leggere, scrivere, far di conto – spiegano i Dalla Via. – Siamo intelligenti ma non ci applichiamo. Siamo espulsi da ogni scuola di ordine e grado. Siamo stati traditi da chi ci doveva tutelare, come Hansel e Gretel. Dopo questo rifiuto abbiamo trovato un altro posto dove studiare e l’abbiamo distrutto come fosse marzapane. È così che si è sviluppata in noi l’idea che la salvezza potesse essere in un originale modo di rinominare il mondo”.
Sono chiuse le prevendite e per gli ultimi biglietti disponibili verrà aperta una lista d’attesa la sera dello spettacolo alle ore 20 presso il botteghino del teatro. Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro. Ancora disponibili gli abbonamenti all’intera rassegna (intero 100 euro, ridotto 80 euro) e a 5 spettacoli a scelta libera (intero 65 euro, ridotto euro 55).
Lo spettacolo andrà in replica sabato 27 al Teatro Villa dei Leoni di Mira, Venezia.