Fino al 15 agosto è possibile visitare l’ “Area archeologica di Corte dei Bissari”, in Basilica palladiana, aperta al pubblico lo scorso sabato 1 luglio, usufruendo di visite guidate condotte da archeologi. I visitatori potranno, così, immergersi nella realtà viva di un’epoca lontana ma fondamentale per la comprensione degli eventi che hanno preceduto la rinascenza palladiana.
Le visite, per un minimo di 10 e un massimo di 25 persone, sono possibili solo su prenotazione il martedì e giovedì dalle 10 alle 12 (ultima visita alle 11.30), sabato e domenica dalle 10 alle 12 (ultima visita alle 11.30) e dalle 17 alle 20 (ultima visita alle 19.30). La durata del tour alla scoperta dei patrimonio archeologico rinvenuto sotto al monumento palladiano è di circa 30 minuti e il costo di 2 euro per gli adulti e di 1 euro per i minori di 18 anni; l’accesso è gratuito per gli accompagnatori di gruppi.
Per prenotare le visite contattare Ardea, associazione per la didattica museale: 3473938172, ardeaarcheo@gmail.com e athena_el@yahoo.it.
L’accesso all’area archeologica avviene dall’ingresso principale della Basilica palladiana su piazza dei Signori.
“La Basilica palladiana già da tempo si può visitare percorrendo i tre livelli – ricorda il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -: da piazza dei Signori si può salire al loggiato al primo piano da cui si accede al grande salone con copertura a carena di nave rovesciata per poi raggiungere la terrazza con un panorama straordinario sulla città. Ora invito i cittadini a completare la visita al monumento del grande architetto Andrea Palladio, esplorando gli interrati che conservano i resti archeologici di Vicenza romana, e riuscendo così a ricostruire la storia dell’edificio attraverso i secoli”.
I visitatori potranno apprezzare non solo le strutture antiche conservate, ma anche una selezione dei materiali archeologici recuperati nel corso dello scavo, esposti in alcune vetrine dedicate rispettivamente all’età protostorica (VII-II secolo a.C.), alla prima romanizzazione (II-I secolo a.C.) e all’età romana e tardo-romana (I-V secolo d.C.). Una vetrina, posizionata in corrispondenza della ricostruzione della sepoltura longobarda, ospita una preziosa crocetta aurea. Il sito si presenta, pertanto, come un vero palinsesto della storia di Vicenza dalla fondazione dei Veneti antichi all’età rinascimentale, rivelandosi di particolare interesse per la ricostruzione urbanistica di un settore residenziale dell’antica Vicetia, all’epoca adiacente al Foro cittadino.
L’area archeologica ha un’estensione di 150 metri quadrati ed è dotata di passerella da cui si possono vedere reperti con inserti a pavimento in vetro trasparente che permettono di apprezzare quanto rimane della strada romana. Il percorso è arricchito da un apparato didattico essenziale articolato in titoli, sottotitoli e didascalie, anche in lingua inglese.