Due ospiti d’eccezione saranno i protagonisti del terzo incontro di “Poetry Vicenza 2016”, la rassegna di poesia contemporanea e musica promossa dalle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari e dal Comune di Vicenza – assessorato alla crescita in collaborazione con l’associazione TheArtsBox, il dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati di Ca’ Foscari e il Festival Vicenza Jazz.
Giovedì 31 marzo alle 18 l’Odeo del Teatro Olimpico aprirà infatti le sue porte all’estone Jüri Talvet e al lituano Antanas A. Jonynas (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Accomunati dal fatto di essere rappresentanti di due lingue minoritarie, due culture e civiltà poco note anche perché a lungo oscurate da poteri vicini ben più forti, e talvolta coercitivi, i due poeti giungeranno a Vicenza accompagnati dai loro traduttori, studiosi di livello europeo, Pietro U. Dini (Università di Pisa) e Albert Lázaro-Tinaut di Barcellona.
Ad accompagnare le letture sarà il musicista Alessandro Fedrigo al basso acustico.
Antanas A. Jonynas, nato a Vilnius (Lituania) nel 1953, è poeta, saggista e traduttore. Ha studiato lingua e letteratura lituana e nel 1976 ha trovato impiego presso la casa editrice “Vagà”. Dal 1993 al 1995 ha diretto una trasmissione culturale per la televisione Baltijos TV. Attualmente presiede l’associazione lituana degli scrittori ed è fra gli organizzatori dell’Autunno poetico di Druskininkai. Ha al suo attivo varie raccolte di versi: Metai kaip strazdas (Anni da tordo, 1977), Su širdies mandatu (Col mandato del cuore, 1978), Atminties laivas (L’arca della memoria, 1980), Parabolė (Parabola, 1984), Tiltas ir kiti eilėraščiai (Il ponte e altre poesie, 1987), Nakties traukinys (Il treno notturno, 1990), Toks pasaulis. Mano pažinčių klubas (Così è il mondo. Il club delle mie amicizie, 1994), Krioklys po ledu (La cascata sotto il ghiaccio, 1997), Aguonų pelenai / Mohnasche (Le ceneri di papavero, 2002), Laiko inkliuzai / Inclusions In Time (Gli inclusi del tempo, 2002), Lapkričio atkrytis (La recidiva di novembre, 2003), Ru- gsėjo pilnatis. Poezijos rinktinė (Plenilunio d’agosto. Selezione di poesia, 2003), Kambarys (La camera, 2011). Ha tradotto il Faust di Goethe (1999, 2003), Rilke, Schwitters, Bobrowski; gli austriaci P. Haks, V. Kirsten; i lettoni M. Melgalvs, I. Zandere, Ch. Bernlavs. Di A. A. Jonynas è recentemente uscita una raccolta in italiano dal titolo Camera poetica (Joker Edizioni, 2016).
Jüri Talvet, nato a Pärnu (Estonia sud-occidentale) nel 1945, è poeta, saggista, traduttore e comparatista, professore di Letteratura mondiale all’Università di Tartu, ed è anche l’ispanista più importante che abbia avuto finora l’Estonia. Sia le sue poesie che alcuni saggi sono stati tradotti in numerose lingue, tra cui italiano, inglese, spagnolo, catalano, gallego, asturiano, francese, rumeno, lituano, cinese, greco, albanese, portoghese, russo, e altre ancora. Talvet è stato un poeta tardivo: ha pubblicato il primo libro di poesia, Äratused (Risvegli) nel 1981, a 36 anni. Poi ha pubblicato: Ambur ja karje (Il sagittario e il grido, 1986), Hinge kulg ja kliima üllatused (Il progresso dell’anima e le sorprese climatiche, 1990), Eesti eleegia ja teisi luuletusi (Elegia estone e altre poesie, 1997), Kas sul viimamarju ka on? (Hai anche dell’uva?, 2001), Unest, lumest (Del sogno, della neve, 2005), Silmad peksavad une seinu (Gli occhi colpiscono i muri del sonno, 2008), Isegi vihmal on hing (Anche la pioggia ha un’anima, 2010) e, nel 2014, la voluminosa antologia Eesti eleegia ja teisi luuletusi 1981-2012 (Elegia estone e altre poesie, 1981-2012), che raccoglie anche il ciclo fino allora inedito Valgusta, arm, veel meid (Illuminaci ancora, amore). Con lo pseudonimo di Jüri Perler ha pubblicato Oo Hamlet, mu vend! (Oh Amleto, fratello mio!, 2010). Di Talvet è uscita in italiano una raccolta di poesie dal titolo: Primavera e polvere (Joker, 2012). I suoi saggi sono raccolti nel libro: Meditazioni da U (Joker, 2015).
Per tutta la durata della rassegna, in tutte le sedi coinvolte sarà disponibile un volume antologico (Poetry Vicenza 2016, Pisa, Edizioni ETS) con una scelta bilingue di testi a cura di vari traduttori, note bio-bibliografiche per ogni singolo autore, e una sezione speciale sulla Beat Generation fatta di contributi in prosa e in poesia e di materiali inediti sui protagonisti di quell’America degli anni Cinquanta.