I 14 giovani archi che partecipano a Progetto Orchestra sono impegnati nella terza sessione di studio con i maestri Giancarlo Andretta e Matteo Valbusa. Sabato 2 aprile alle ore 16.30 prova generale aperta, mentre domenica 3, sempre alle ore 16.30, il concerto – diretto da Matteo Valbusa – che chiude la settimana di studio.
Alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, è in pieno svolgimento la terza sessione di studio di Progetto Orchestra 2016, corso di formazione orchestrale riservato ai giovani strumentisti ad arco realizzato in collaborazione con la Società del Quartetto di Vicenza.
Il progetto ha lo scopo principale di avviare all’attività professionale le nuove generazioni di musicisti – già diplomati, ovvero alle ultime fasi del loro cursus accademico – attraverso un percorso di alta formazione nella pratica orchestrale sotto la guida di qualificati docenti. La validità dell’iniziativa è testimoniata dal fatto che molti, fra i 60 allievi che hanno partecipato alle precedenti edizioni di Progetto Orchestra, hanno trovato lavoro in vari ensemble da camera e in rinomate formazioni orchestrali, sia in Italia che all’estero.
Nella terza settimana di lavoro i giovani strumentisti di Progetto Orchestra stanno lavorando con il maestro Giancarlo Andretta (docente di direzione d’orchestra al Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza e nota “bacchetta” italiana) e con il maestro Matteo Valbusa, che si è recentemente diplomato con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Andretta.
I quattro brani scelti per l’approfondimento didattico vengono restituiti al pubblico nel consueto concerto finale in programma domenica 3 aprile, con inizio alle ore 16.30, nel Salone d’Apollo di Palazzo Leoni Montanari. Sabato 2 aprile, alla stessa ora, è prevista una prova generale aperta.
Il concerto – diretto da Matteo Valbusa – è equamente suddiviso fra due compositori dell’area nordica (il danese Carl Nielsen e il norvegese Grieg) e due autori italiani che hanno segnato un’epoca: Ottorino Respighi e Nino Rota. Di Nielsen viene proposto il primo lavoro giovanile – una Suite per archi in tre movimenti – composto nel 1888 quando doveva ancora ultimare gli studi al Conservatorio di Copenaghen. Di Edvard Grieg, gloria nazionale norvegese, i ragazzi di Progetto Orchestra eseguono le due deliziose Melodie elegiache dall’op. 34 (Il cuore ferito e Primavera) che sono l’adattamento per piccola orchestra d’archi di due precedenti lieder che l’autore dedicò alla moglie.
Le Antiche Danze e Arie per liuto che Ottorino Respighi trascrisse in tre suite rappresentano l’amore che il compositore bolognese nutriva per la musica di altri tempi. La terza raccolta, che viene eseguita domenica pomeriggio, è la trascrizione per orchestra d’archi – datata 1932 – di tre brani per liuto del XVI secolo e di uno del secolo XVII.
Il programma si chiude in bellezza con il Concerto per archi che Nino Rota compose nel 1964 rispecchiando l’impianto formale della tradizione ma inserendo parecchi elementi scenici (soprattutto nello Scherzo) che tradiscono la sua spiccata propensione per la musica da film.