Nell’ambito della quarta edizione del Premio Internazionale Biennale d’Arte di Asolo, sabato 21 maggio verrà consegnato all’artista Hermann Nitsch il Premio alla Carriera 2016, promosso da Itaca Investimenti d’Arte e dal Club 41 Asolo.
La cerimonia, in programma alle 18.00, si terrà negli spazi del Convento dei SS. Pietro e Paolo di Asolo, dove sono esposte tre grandi opere (olio su tela) dell’artista viennese, risalenti alla produzione degli anni ’80. All’evento sarà presente l’artista, introdotto dall’esperta d’arte Antonella Gotti. “Hermann NItsch è uno dei protagonisti della storia dell’arte del XXI secolo” dichiara il presidente di Itaca Alessandro Schirato “che, fra l’altro, ha scelto di vivere nell’asolano. È quindi sembrato doveroso, da parte di una organizzazione impegnata nel territorio nella promozione dell’arte, tributare questo riconoscimento”.
Hermann Nitsch (Vienna 1938) fin dal 1957 concepisce una nuova forma di opera d’arte totale (Teatro delle Orge e dei Misteri), in cui vengono messi in gioco tutti e cinque i sensi nel corso di azioni e performance dal forte carattere rituale e religioso. Nel 1961 fonda con Günter Brus e Otto Mühl il gruppo artistico del Wiener Aktionismus in cui le tecniche della pittura gestuale vengono applicate a una forma espressiva che unisce teatro, arte e musica, coinvolgendo in prima persona l’artista nelle condizioni più estreme. L’artista ha combinato la propria attività performativa con esposizioni, conferenze e concerti in Europa, America e Asia. Sue opere sono incluse in prestigiose collezioni, tra cui quelle dello Stedelijk Museum di Amsterdam, della Tate Gallery di Londra, del Guggenheim Museum di New York. Ha esposto presso il Museum Moderner Kunst Stiftung di Vienna nel 1978, 1999, 2002 e 2004, alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco nel 1988, al Konsthallen Göteborg nel 1997. Ha inoltre partecipato a Documenta V e VII a Kassel e alla Biennale di Sydney nel 1988. Nel 2007 viene fondato a Mistelbach, a nord di Vienna, l’Hermann Nitsch Museum.
A seguire, dalle 21.00 (ingresso libero) al Teatro Eleonora Duse verrà proiettato “Non perdono”, un film di Roberto Marsella e Grace Zanotto, appena presentato al Museo Macro di Roma nell’ambito del festival sulle migrazioni “Grammelot”. In una dimensione ibrida tra video art e reportage, metafora della cura di una ferita ancora aperta, il Non Perdono, difensore del popolo e dei diritti umani che da generazioni sono stati cancellati sotto il benestare delle istituzioni, pone l’accento sulla perpetua convivenza fra la bellezza del territorio, ricco di sedimentazioni culturali ed architettoniche, con il dramma quotidiano di un presente derubato. Il lavoro nasce da un’idea degli artisti Roberto Marsella e Grace Zanotto, in collaborazione con Luigi Pignatelli, fondatore della Hermes Academy e presidente di Arcigay Taranto, e si arricchisce delle testimonianze dell’attivista Daniela Spera, nota per il suo impegno di denuncia del disastro umanitario ed ambientale in atto e della condizione di ricatto vissuta dai cittadini di Taranto; degli ex lavoratori del polo siderurgico Daniele Amati e Ciro Giannotti, che parlano del dietro le quinte dell’Ilva; di Fabio Millarte, Presidente WWF Taranto, il quale ci racconta l’Odissea delle cozze, e di Marco D’Errico, vice-presidente WWF Taranto, che svela come le foto in bianco e nero ci ricordino il profumo di un mare che non era nero.
La serata continua con l’inaugurazione della mostra del Movimento Non Perdono, movimento trasversale d’avanguardia artistica, all’Enoteca alle Ore nel centro storico di Asolo.
Sarà possibile, da venerdì alla domenica fino al 12 giugno, visitare al Convento dei SS. Pietro e Paolo le esposizione delle opere finaliste del Premio, oltre alle mostre: Hermann Nitsch, (Premio alla carriera 2016), “Terre antiche, territori mobili: l’esperienza dell’arte veneta”, a cura di Lorena Gava, con opere di Livio Ceschin, Stefano Cescon, Graziella Da Gioz, Giancarlo Dell’Antonia, Ferruccio Gard, Michelangelo Penso, Pierluigi Slis, Ampelio Zappalorto; Unika, artisti della Val Gardena; al Museo Civico la mostra “RabarAMAsolo” e alla Galleria Browning Photoblurrygraph del fotografo Enrico Nicolò.