Dal 28 aprile al 19 maggio Palazzo Cordellina a Vicenza ospiterà la mostra “Impressioni in bianco e nero. Una passeggiata nella Vicenza dell’Ottocento”, promossa dall’assessorato alla crescita, dalla Biblioteca Bertoliana e dall’associazione Amici della Bertoliana.
Si tratta di 51 fotografie su Vicenza scattate tra la metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento che, scelte da un corpus di un migliaio di scatti fotografici, verranno esposte al pubblico per la prima volta.
Almerico Da Schio, Ferdinando Farina, Augusto Volta, Pietro Poppi, Giovanni Corrà insieme agli studi Farina-Bolo, Bignotto-Caponero e Alinari: sono i più importanti fotografi che hanno documentato il paesaggio urbano vicentino tra la seconda metà dell’Ottocento e primi decenni del Novecento, segnando una tappa fondamentale nel ritratto urbano e realizzando uno straordinario monumento di carta e argento alla città berica.
I preziosi originali ottocenteschi, realizzati nei procedimenti delle carte salate, albumine, aristotipi e gelatine a sviluppo, registrano l’immagine della città restituendo la solennità dei palazzi, delle chiese e delle opere d’arte già rese celebri dalle vedute di Marco Moro.
Accanto alla Basilica Palladiana, a Palazzo Chiericati, al Teatro Olimpico appaiono angoli meno noti di una Vicenza minore, come contra’ Porti, e scorci ormai perduti, come porta Lupia e il vecchio ponte degli Angeli, luoghi che i fotografi andavano scoprendo e frequentando sulla scia della poetica del vero, sviluppatasi nella seconda parte del XIX secolo.
Le prime campagne fotografiche della città produssero importanti scatti che uniscono al valore documentario il gusto estetico di tagli sapienti e studiati giochi di luci e ombre che conferiscono alle fotografie un sapore di suggestiva bellezza.
Lungo le pareti degli spazi espositivi di Palazzo Cordellina si susseguiranno le fotografie originali dell’Ottocento che, segnando il percorso di una passeggiata tra le contrade della città, accompagneranno il visitatore in una suggestiva passeggiata d’altri tempi.
Sarà esposto anche il ritratto di Almerico Da Schio eseguito da Angelo Landi nel 1930, quale omaggio al pioniere della fotografia a Vicenza che, tra il 1858 e il 1861, realizzò 42 carte salate di architetture e ritratti di personaggi vicentini per illustrate le Persone Memorabili in Vicenza, opera monumentale del padre Giovanni, essenziale per lo studio delle famiglie nobili vicentine.
Almerico ebbe l’innovativa idea di impiegare la fotografia per illustrare opere manoscritte e a stampa in sostituzione della miniatura e del disegno e dell’incisione calcografica.
La mostra è dedicata ai vicentini che nell’ottobre del 2015 hanno partecipato alla raccolta fondi Dona un libro salva una foto, finalizzata al restauro e alla catalogazione delle fotografie storiche della Bertoliana. L’iniziativa di crowdfunding ha avuto grande successo ed ha permesso di finanziare il progetto, giunto a termine nel febbraio scorso. L’esposizione è la restituzione alla cittadinanza dei risultati ottenuti grazie ai fondi donati.
La mostra sarà aperta a Palazzo Cordellina in contra’ Riale 12, dal 28 aprile al 19 maggio, con orario 10-18 (chiuso il lunedì; aperto il 1° maggio).