“Giovani per il pianeta”, oltre 3.500 alunni allo stadio Menti per l’evento conclusivo

Da gennaio laboratori di educazione fisica e di robotica educativa e creativa a favore dell’ambiente, evento che rientra nel piano Vicenza Città europea dello sport 2017.

Si è tenuto allo stadio Menti, l’evento conclusivo dei laboratori di educazione fisica e di robotica educativa e creativa a favore dell’ambiente, “Giovani per il pianeta: pane, burro e marmellata, energia in movimento”, che, dallo scorso gennaio, ha visto coinvolti oltre 6 mila alunni e 500 docenti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e di tutte le classi della scuola primaria della città.

Allo stadio erano 1.800 i bimbi presenti, tutti alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle classi prime e seconde della scuola primaria. Domani invece sarà la volta di altri 1.800 bambini, delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria.

Promosso dall’assessorato alla formazione del Comune di Vicenza, l’evento è di fatto l’incontro tra la terza edizione del progetto “Scuola ed educazione fisica” e la terza annualità del progetto europeo Youth4Earth, allestito alla stadio, grazie alla collaborazione del Vicenza Calcio, per consentire ai bambini di partecipare attivamente ai laboratori.

“Da assessore con delega a sport e istruzione e da ex insegnante di educazione fisica, è una gioia indescrivibile oggi vedere bambini ed educatori così felici – ha dichiarato allo stadio l’assessore alla formazione del Comune di Vicenza Umberto Nicolai, affiancato dal presidente di Vi.Fin, la finanziaria che supporta il Vicenza Calcio, Alfredo Pastorelli, e dai rappresentanti delle aziende sostenitrici e delle società sportive che hanno aderito al progetto -. È stato solo grazie al contributo di tanti soggetti, dalle aziende sponsor alle società sportive, senza contare l’impegno del personale scolastico, che abbiamo potuto compiere questo miracolo, ogni anno più grande. È un’occasione per dare ai nostri bambini delle opportunità, non tanto per trovare il campione, ma perchè vogliamo motivarli a fare attività fisica. Del resto – ha concluso Nicolai – Vicenza è una città sportiva, non solo per i risultati sportivi delle società in serie A o B, ma perchè abbiamo cittadini che amano fare attività sportiva. È per questo che stiamo lavorando a ‘Vicenza Città europea dello sport 2017’: per dimostrarlo a tutta Europa”.

Entrambi i tipi di laboratorio portati avanti con il progetto, sia di educazione fisica che di robotica, hanno posto l’attenzione sullo sviluppo integrale del bambino, sul rispetto dei suoi ritmi personali, sull’acquisizione della consapevolezza e conoscenza del proprio corpo, sulla capacità di modulare e controllare le emozioni, proponendo stili di vita sani in situazioni relazionali motivanti e assumendo un ruolo attivo sul tema della sostenibilità ambientale. Fatto questo che testimonia il valore e il grande interesse delle scuole per queste proposte innovative, che non hanno rivali in Italia e che hanno evidenziato la relazione tra apprendimento motorio ed apprendimenti cognitivo, affettivo e sociale.

 

I laboratori di educazione fisica

Hanno potuto essere realizzati grazie al prezioso e costante impegno delle aziende sostenitrici del progetto: Anthea Spa, Fondazione Zoè, Fondazione Veneto Banca, Cosim Immobiliare spa, Industrie Grafiche Rumor, Decathlon, Morato Pane e Idee, Acque Vicentine, Aim Energy, Burro De Paoli, Rigoni di Asiago, Fridle Group, Tu Domani e il Coni regionale. Sono state loro infatti ad assicurare le risorse necessarie alle associazioni di promozione sportiva per gli esperti laureati in scienze motorie, che hanno condotto i laboratori dedicati agli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle classi prime e seconde della scuola primaria.

Sono state 13 poi le società sportive della città che hanno aderito alla proposta formulata dall’assessore Umberto Nicolai di implementare il progetto, assicurandone l’estensione anche alle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria, grazie all’impiego dei propri tecnici per un totale di 1.272 ore: Amatori Rugby Vicenza, Umberto I – 1875, Pallacanestro 2012, Volley san Paolo Vicenza, Asd Sport.Vi, Obiettivo Risarcimento volley, Premier sport team SS, Us Altair, Vicenza calcio femminile, As. Dil. Pallacanestro, Pallamano Scuola Vicenza, Vicenza Baseball Softball, Tennistavolo Vicenza, New Volley Vicenza Est.

Inoltre, grazie al sostegno della Croce Verde, gli alunni di 55 classi quinte della scuola primaria, pari a 1.080 bambini, hanno sperimentato un laboratorio per imparare le prime attività di supporto alle funzioni vitali.

Nello specifico, le attività si sono articolate in 144 laboratori di educazione fisica per gli alunni di 5, 6 e 7 anni della durata di 10 ore (un incontro settimanale) condotto da un esperto in scienze motorie; 159 laboratori di attività sportive per alunni di 8, 9 e 10 anni della durata di 8 ore (due discipline sportive di quattro ore ciascuna tra pallavolo, pallacanestro, rugby, ginnastica artistica, tennis, calcio, pallamano, tennistavolo, baseball) condotto da tecnici o allenatori delle associazioni sportive con un incontro settimanale; corsi di acquaticità a un costo agevolato, sotto il nome di “Imparo a nuotare”, cui hanno aderito dieci scuole dell’infanzia e quattro scuole primarie, in collaborazione con le tre strutture natatorie di Vicenza (Piscine di Vicenza, Centro Sport Palladio, Patronato Leone XIII); 55 laboratori da due ore ciascuno per imparare le prime attività di supporto alle funzioni vitali, in collaborazione con gli esperti volontari della Croce Verde.

Tutte le attività sono state precedute dalla presentazione dei corretti stili di vita, a cura dei docenti referenti di una unità di apprendimento “Come mangio, come mi muovo”, definita in collaborazione con il Servizio Igiene alimenti e nutrizione dell’Ulss 6. In tale ambito, peraltro, si è svolta la prima fase dell’indagine conoscitiva sulle abitudini alimentari e di gioco dei bambini, i cui dati raccolti verranno confrontati con quelli di fine progetto per verificare l’effettiva efficacia delle attività proposte sugli stili di vita dei bambini.

 

I laboratori di robotica educativa e creativa a favore dell’ambiente

In questo terzo anno del progetto europeo “Youth4Eart – Giovani per il pianeta” è stata avviata un’attività innovativa attraverso l’introduzione di laboratori di robotica educativa, vista oltre che come strumento di sviluppo del pensiero computazionale anche e soprattutto come ausilio alla trattazione del tema della sostenibilità ambientale.

Per la fascia dell’ultimo anno dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria, inoltre, l’attività di robotica educativa ben si integra con i laboratori di giochi sportivi sviluppati nell’ambito del progetto Scuola ed educazione fisica. Le attività di robotica educativa, infatti, sono innovative, ma complementari ai giochi sportivi, in quanto la competenza che il bambino sviluppa ed acquisisce attraverso la programmazione potenzia le proprie capacità di coordinamento e controllo spaziale.

Sono state così 60 le classi coinvolte – per un totale di 1.100 bambini – in un originale percorso mai realizzato prima in città, in cui i bambini hanno messo in moto la loro energia e i loro apprendimenti utilizzando Bee Boot e Blue Boot (api robot), robot costruiti da loro stessi, e Lego Wedo, per sperimentare azioni concrete a favore dell’ambiente, quest’ultimo in collaborazione con il gruppo 100100 di Confartigianato Vicenza.

Nel programmare i movimenti delle api robot, affinchè queste si muovano all’interno di percorsi definiti nell’ambito di storie-scenari a carattere ambientale, i bambini sono stati costretti a fare uno sforzo di astrazione che li ha indotti ad immedesimarsi nel robot, trasferendo se stessi nei movimenti dell’ape.

Per i bambini più grandi che hanno sperimentato il robot Lego Wedo, l’esperienza ha permesso loro di accrescere abilità manuali e costruttive, sviluppando anche il pensiero computazionale attraverso la programmazione del robot. Il bambino ha potuto comprendere argomenti scientifici che in qualche misura gli hanno consentito anche di trovare analogie con aspetti del corpo umano.

Infine l’esperienza del robot creativo con l’utilizzo della scheda Arduino ha dato la possibilità di creare utilizzando materiale di riciclo, valorizzando risorse che andrebbero sprecate e affrontando concretamente ancora una volta il problema della salvaguardia dell’ambiente e l’uso consapevole delle risorse.