Dopo le banconote, ecco le monete. La nuova frontiera della contraffazione passa attraverso un impensabile attacco a quello che, fino a poco tempo fa, sembrava sicuro al cento per cento. La carta ormai fa parte del passato, ad essere copiate ora sono le monete. Dietro a questo fenomeno c’è un vero e proprio mercato con “produttori” e “consumatori”.
“Attenzione, circolano alcune monete da 2 euro false in tutto e per tutto uguali a quelle vere: gemelle diverse, ma illegali“. A lanciare l’allarme è il Comando Antifalsificazione Monetaria dei Carabinieri che ne ha appena sequestrate 900 nel napoletano. “Sono di ottima fattura, le abbiamo trovate nel capoluogo partenopeo, ma anche a Roma e in altre città – dichiara il colonnello Florimondo Forleo -. Sono state create da una zecca clandestina che opera qui in Italia“.
Riconoscerle non è affatto facile, anzi, a vederle e toccarle sembrano uguali a quelle originali. “Mentre le banconote hanno vari elementi di sicurezza e sono difficili da riprodurre con l’ologramma, la finestra Europa e i rilievi, sulle monete un buon esperto riesce a farle molto simili all’originale – aggiunge – . E il problema riguarda anche quella da 1 euro. In più sono anche soggette a usura. Capita, magari, che la stellina non si vede più e questo non significa necessariamente che siamo di fronte a un falso”. Se a occhio nudo oggettivamente non si possono riconoscere, un trucco c’è. “Basta portarsi dietro una calamita, se la moneta da 2 o 1 euro è vera, allora si attaccherà, altrimenti no” conclude il colonnello Forleo.