Pfas, insediata in Consiglio Regionale la commissione d’inchiesta. Alla guida il M5S

Si è insediata questa mattina a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede dell’Assemblea legislativa veneta, la Commissione d’inchiesta per le acque inquinate del Veneto in relazione alla contaminazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS).A presiederla sarà il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco, individuato all’unanimità tra i componenti di minoranza della Commissione. I Consiglieri di maggioranza Alberto Villanova (Zaia Presidente) e Alessandro Montagnoli (Lega Nord) sono stati eletti all’unanimità rispettivamente Vicepresidente e Segretario della Commissione di cui fanno parte anche i Consiglieri Massimiliano Barison (Forza Italia), Sergio Berlato (Fratelli d’Italia-AN-MCR), Antonio Guadagnini (Siamo Veneto), Maurizio Conte (Veneto per l’Autonomia), Cristina Guarda (Alessandra Moretti Presidente) e Andrea Zanoni (Partito Democratico).

I nove commissari saranno chiamati, tra i vari compiti, a valutare i risultati del Piano di Monitoraggio sulle matrici di interesse alimentare in relazione alla contaminazione da PFAS in alcuni ambiti del territorio regionale, nonché i risultati del monitoraggio su alimenti e sugli umani, per capire se esiste una soglia di tossicità conoscendo in primis se e quante di queste sostanze si possono essere insinuate negli animali, nelle coltivazioni, e di conseguenza nell’uomo e se tali quantità siano o no pericolose. Potranno essere coinvolti gli uffici regionali delle strutture competenti in materia di Prevenzione e Sanità Pubblica, Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Promozione e Sviluppo Igiene Sanità Pubblica, la struttura competente in materia di Agricoltura, la Direzione Difesa del Suolo, la Direzione Ambiente, l’Arpav, il Sistema Epidemiologico Regionale. La Commissione, inoltre, potrà audire i portatori d’interesse ed avvalersi anche di esperti in materia di inquinamento da PFAS esterni alla Regione.

“Nell’arco dei prossimi sessanta giorni, rinnovabili per altri sessanta – ha dichiarato il Presidente Brusco, a margine dei lavori d’insediamento della Commissione speciale d’inchiesta – cercheremo innanzitutto di fare chiarezza su quanto è successo e su cosa si può fare per, quanto meno, informare la popolazione e mitigare il problema dell’inquinamento. Fondamentale sarà il momento delle audizioni: sentiremo tutti gli attori del territorio, le strutture tecniche competenti, gli assessori coinvolti e naturalmente, come da nostra richiesta, l’azienda Miteni; non sarà uno scontro, ma un momento di confronto”.

“Sarà indispensabile mostrare forza e determinazione politica trasversale” ha commentato la consigliera regionale della lista Alessandra Moretti Presidente Cristina Guarda. “In primo luogo, per esigere che i massimi rappresentanti di Miteni si presentino in Commissione per confrontarsi a viso aperto su tutte le questioni in gioco, tanto sulle responsabilità passate quanto sui passaggi futuri da compiere. L’annuncio di Miteni di un impegno di 40-50 milioni di euro per effettuare le bonifiche è buona cosa ma non può intenerire nessuno: o la Commissione sarà incalzante e ‘affamata’ di verità, oppure è meglio chiudere subito i battenti”.
“Due mesi passeranno in fretta e perciò non abbiamo tempo da perdere. Bisogna correre; anzi, galoppare perché il conto alla rovescia è appena cominciato”, sono state le parole del Consigliere regionale Andrea Zanoni (Partito Democratico).