Jesolo: dopo la tromba d’aria di agosto, il comune presenta il conto alla Regione Veneto

La tromba d’aria che si è abbattuta sul litorale veneziano il 10 agosto scorso ha lasciato una scia impressionante di danni e devastazione. A due mesi dal terribile episodio climatico i tecnici del comune di Jesolo hanno effettuato verifiche ed analisi per ottenere dalla Regione Veneto i relativi fondi messi a disposizioni in caso di gravi calamità.

L’amministrazione comunale di Jesolo ha trasmesso alla Regione del Veneto  i dati relativi alla ricognizione dei danni causati dal “downburst” (il vento che si forma davanti ad un fronte temporalesco che avanza) che si è abbattuto su gran parte del litorale veneziano lo scorso 10 agosto. La ricognizione è stata effettuata a seguito della dichiarazione di “stato di crisi” da parte della Regione Veneto, e grazie alle segnalazioni pervenute da aziende partecipate, aziende pubbliche, privati ed attività produttive, ha permesso di quantificare danni per oltre 3 milioni di euro. La maggior parte di questi – 2 milioni 400mila euro – ha riguardato danni ad attività produttive e danni al patrimonio privato, mentre oltre 700mila euro sono stati necessari per le spese di prima emergenza e per i danni subiti da infrastrutture pubbliche.

L’evento meteorologico ha determinato gravi danni al patrimonio arboreo e richiesto molteplici interventi per il ripristino della viabilità, interrotta in diversi tratti per il cedimento di alberi sulla sede stradale o per la caduta di ostacoli, e per il ripristino delle condotte dell’acquedotto. Anche i danni al patrimonio privato sono stati prevalentemente riconducibili alla caduta di alberi su beni mobili e immobili adibiti ad uso abitativo, mentre le attività economiche, in particolare quelle che svolgono servizi alla balneazione, hanno segnalato danni alle attrezzature.

“Con la trasmissione alla Regione dei dati risultanti dalla ricognizione – commenta l’assessore Esterina Idra – l’amministrazione comunale ha esaurito il suo compito: ci auguriamo ora che la Regione del Veneto possa quantificare rapidamente le risorse disponibili e stabilire i criteri per gli indennizzi”.

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